GRUPPO HERA: LA SCUOLA AI TEMPI DI TWITTER
Le nuove forme di comunicazione digitale saranno il tema centrale degli eventi di divulgazione scientifica promossi dalla multiutility emiliano-romagnola del gruppo Hera e rivolti alle scuole superiori. Coinvolgeranno in un mese oltre 13 mila studenti in tutta l’Emilia-Romagna.
Si parte il 25 febbraio col convegno inaugurale su vita in rete e vita reale a Bologna.
Incontri, conferenze, laboratori in 46 scuole dell’Emilia-Romagna, per un mese: parteciperanno blogger, videomaker e ceo di start-up, coinvolgendo 13 000 studenti. L’obiettivo è formare i ragazzi e responsabilizzarli nell’approccio al web, sia didattico che per usi personali. E si parlerà anche di Instagram, videogiochi on line, vita in rete e vita reale. Qui il programma completo.
"iTunes, YouTube, We are - Abitare il mondo al tempo dei Social Network" è il tema dell’edizione 2013 del Pozzo di Scienza, il progetto del Gruppo Hera, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dedicato alla divulgazione di temi scientifici ai ragazzi delle scuole superiori di Bologna, Modena, Ferrara, Imola, Ravenna, Faenza, Forlì, Cesena e Rimini. Realizzato in collaborazione con la società torinese “Codice. Idee per la cultura”, partirà il 25 febbraio e fino al 27 marzo in 46 scuole del territorio servito dalla multiutility, coinvolgendo oltre 13 mila studenti con incontri scientifici, laboratori interattivi e giochi di ruolo a tema. In totale, parteciperanno più di 30 relatori, tra cui divulgatori scientifici, docenti universitari, giornalisti e blogger, per trasmettere ai ragazzi la consapevolezza delle potenzialità degli strumenti a loro disposizione e dei rischi, inevitabili, che questi mezzi comportano.
Adolescenti e web: alcuni dati
Una recente ricerca di Eurispes con Telefono Azzurro, infatti, lo spiega bene: oggi il 95,7% degli adolescenti usa Internet tutti i giorni e almeno 8 scuole su 10 in Italia hanno computer e laboratori informatici disponibili. Non tutti gli studenti, però, sanno sfruttare al meglio le possibilità del web nella didattica. L’indagine, infatti, dice anche che solo il 23,7% dei bambini e solo il 28% degli adolescenti ha affrontato in classe il tema della sicurezza in Internet.
In particolare, la diffusione dei social network e dei media digitali, oltre a stimolare la nascita di nuovi linguaggi, sta influenzando il comportamento dei ragazzi. Tanto per dare un’idea, degli oltre 22 milioni di utenti italiani di Facebook, più di 3 milioni sono minorenni (il 15% a settembre 2013, secondo l’Osservatorio social media su vincos.it). E nel Nord Italia, l’80% degli adolescenti ha un suo profilo su un social network.
Ecco perché il Pozzo 2013 si è posto l’obiettivo di diffondere presso i cittadini del futuro l’idea di conoscenza accanto a quella di responsabilità, facendo passare il concetto di una cultura scientifica applicata alla vita quotidiana.
Al via il 25 febbraio con il convegno a Bologna "Vivere in rete, come vivere il mondo”
Gli incontri si apriranno il 25 febbraio a Bologna (ore 17, Aula Magna del Liceo scientifico e della comunicazione San Vincenzo de’ Paoli, via Montebello, 3) con un’importante key note lecture dal titolo "Vivere in rete, come vivere il mondo”, sul modo in cui il web ha cambiato la vita di tutti, soprattutto quella sociale. Parteciperanno Luca Morena, co-fondatore della start-up iCoolhunt, social network attraverso il quale gli utenti possono scambiarsi informazioni su design, moda, tecnologia, musica e stili di vita, e Fabio Lalli, CEO a IQUII e Presidente fondatore dell’associazione Indigeni Digitali, che da 12 anni si occupa di esperienza ICT. A fare da moderatore, Salvatore Perri, fondatore, presidente e amministratore delegato di Dunter, una delle società organizzatrici della Social Media Week a Torino nel 2012. Laboratori e attività proseguiranno nelle scuole fino al 7 marzo.
Un po’ di numeri: oltre 13mila studenti coinvolti, a Bologna circa 1.600
Un Pozzo di Scienza ha attirato 46 licei e istituti tecnici in tutto il territorio servito da Hera, entrando in più di 500 classi e coinvolgendo 13.700 ragazzi. A Bologna le classi che hanno aderito al programma 2013 sono 66 in 7 scuole, mentre i partecipanti saranno circa 1.600.
Le attività: dai giochi on line a Instagram
Laboratori e conferenze seguiranno 5 filoni principali: "Partecipare", "Comunicare", "Scuola 2.0", "Innovare" e "Vivere in rete". Tra le attività proposte, ci sarà il gioco di ruolo "Log in – Log out", appositamente pensato per gli studenti delle superiori per capire le dinamiche e i retroscena dei social network, e incontri con esperti su temi attuali come i giochi on line e le dipendenze da internet, la trasformazione del sistema musicale con l’avvento del web e i download illegale, il passaggio da pellicola fotografica alla tanto amata “app” per smart phone Instagram.
Il tema, trasversale e di grande attualità, ha portato alcuni istituti a organizzare conferenze dedicate al diverso approccio generazionale ai mezzi di comunicazione digitale e ai social media in orari extrascolastici, in modo tale da poter coinvolgere anche i genitori degli studenti e il corpo docente.
Gli ospiti: giornalisti, video maker e blogger
Tra gli ospiti, ci saranno anche Gianumberto Accinelli, entomologo e fondatore dello spin off universitario Eugea, che parlerà di una start up di successo nata in rete, Alessandro Bernard, filmaker indipendente, Frieda Brioschi, presidente di Wikimedia Italia (con l’incontro “Come costruire la conoscenza in rete. Il caso wikimedia”) e Luca Conti, autore, giornalista freelance e blogger del Sole24Ore. Inoltre, ci saranno anche le fondatrici della start up al femminile Urbano Creativo, innovativa società di Como che si occupa di progettazione di smart city.
Il programma completo del Pozzo di Scienza si trova su http://ragazzi.gruppohera.it
Un pozzo di idee: con Hera anche il concorso “smart”
Insieme alle attività di divulgazione scientifica, il Gruppo Hera lancia quest’anno anche il concorso “Un pozzo di idee”: i ragazzi sono invitati a lanciare suggerimenti e proposte “smart”, per migliorare la propria città, e a condividerli sul social network Uptu (www.uptu.com), una piattaforma di collaborazione sociale, per raccogliere idee, ricercare esperienze, trovare soluzioni a problemi collettivi. In palio ci sono: un tablet di ultima generazione e abbonamenti a riviste come Le Scienze e Wired, Gli studenti potranno caricare le loro proposte fino al 27 marzo, ad aprile Hera comunicherà i nomi dei vincitori sul sito, scelti da una giuria tecnica di esperti.
Il Presidente Tommasi: “Investire nella scuola è nostro dovere”
“Come azienda che si occupa di ambiente ed energia, tutti i giorni ci confrontiamo con i progressi della scienza: per questo, abbiamo il dovere di investire nella scuola e nella crescita della cultura scientifica dei giovani – commenta il Presidente del Gruppo Hera, Tomaso Tommasi di Vignano – Quella della tecnologia e del web è una sfida per tutti e lo è ancora di più per le nuove generazioni. Il nostro obiettivo è promuovere una cultura della scienza mettendo a disposizione approcci innovativi, facili e interattivi, per incuriosire i giovani e aiutarli a costruire un futuro migliore”.
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