SPORT, BIOROBOTICA E ARTE: IL DIALOGO DI ARSCIENTIA
L’affermazione degli sport paraolimpici ha diffuso una inedita possibilità di rappresentazione del corpo. Da sempre nascosti alla vista, ora protesi e arti artificiali si mostrano a pubblico e media, come elemento dell’immagine dell’atleta. La ricerca sui materiali e sulle forme fa da sfondo a un settore, quello dell’ingegneria biomedica, fortemente orientato all’innovazione grazie anche alla contaminazione fra discipline diverse, dalla neurofisiologia al design.
Le protesi non sono più la disturbante raffigurazione di un handicap ma appendici reattive e “intelligenti”. Si prospetta così anche una ri-definizione di categorie tradizionali (giovane/vecchio, abile/disabile) e canoni estetici, verso il corpo del futuro teso al miglioramento della performance.
Le protesi non sono più la disturbante raffigurazione di un handicap ma appendici reattive e “intelligenti”. Si prospetta così anche una ri-definizione di categorie tradizionali (giovane/vecchio, abile/disabile) e canoni estetici, verso il corpo del futuro teso al miglioramento della performance.
E’ lo sport il tema al centro del primo Dialogo di Arscientia, in programma venerdì 14 settembre a Venezia. Sport inteso nel suo significato più ampio: l’appuntamento, infatti, si propone di esplorare la dimensione del “corpo performante”, che chiama in causa non solo l’impegno dell’atleta ma anche ricerca medica e tecnologica, studio dei materiali, design. A Palazzo Franchetti, che ospita l’appuntamento, trovano spazio opere di artisti che hanno saputo cogliere il mutamento in corso nella rappresentazione del gesto sportivo e degli strumenti della performance.
“Sport, biorobotica e videoarte” sono dunque gli spunti del Dialogo, moderato dal filosofo Franco Bolelli. Intervergono:
Antonio Frisoli, docente di Meccanica Applicata presso la Scuola Superiore Sant’Anna e responsabile del gruppo di ricerca sull’interazione uomo-robot al Perceptual Robotics Laboratory (PERCRO), eccellenza italiana che studia sistemi di robotica complessi, con applicazioni negli ambiti sportivo, medico, artistico;
Maurizio Molin, designer veneziano, collaboratore di noti brand internazionali, la cui attività accoglie il “saper fare” dell’artigianato tradizionale e le più varie suggestioni del contemporaneo;
Davide Piccoli, ex cestista professionista, responsabile commerciale in Europa della tecnologia 94Fifty per il monitoraggio della performance nel basket.
Sarà ospite inoltre Fulvio Mariotto, meccanico trevigiano che costruisce, sperimentandole su se stesso, innovative protesi che permettono le più svariate pratiche sportive.
Saranno esposte, oltre alle creazioni di Maurizio Molin, anche opere del video-artista Paul Pfeiffer, dello scultore Marc Didou e del designer Marco Mainardi, del quale si potranno vedere le pluripremiate biciclette “Aria” e “Morphos”.
Saranno esposte, oltre alle creazioni di Maurizio Molin, anche opere del video-artista Paul Pfeiffer, dello scultore Marc Didou e del designer Marco Mainardi, del quale si potranno vedere le pluripremiate biciclette “Aria” e “Morphos”.
Arscientia, inaugurato lo scorso 8 giugno, è il format ideato da Picapao e Fondaco per esplorare le potenzialità creative e produttive che nascono dall’incontro fra arte, scienza e impresa.
I Dialoghi sono momenti di approfondimento e incontro, ma Arscientia è anche un premio per idee innovative e eventi in cui Veneto Banca, main partner dell’iniziativa, apre le porte delle sue filiali per un’attività di coaching rivolta agli aspiranti “arscienziati”.
Tutte le informazioni si trovano al sito www.arscientia.eu
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