LA SCIENZA DEL SESSO
Dobbiamo ai lavori pionieristici di Masters & Johnson le prime conoscenze scientifiche di ciò che accade al nostro corpo durante l’atto sessuale.
Nel corso della loro decennale ricerca hanno osservato e filmato oltre 10.000 atti sessuali al fine di avere una raccolta obiettiva di dati, non basata su interviste autocompilate.
Le loro descrizioni della fisiologia della risposta sessuale umana sono diventate la base su cui i sessuologi clinici hanno potuto appoggiare l’impianto teorico delle disfunzioni sessuali a base psicologica.
Innanzitutto Masters & Johnson hanno diviso la reazione sessuale maschile e femminile in quattro fasi successive: eccitamento, plateau, orgasmo e risoluzione.
a sinistra Masters, a destra Johnson |
La fase di plateau è essenzialmente uno stato di eccitamento più avanzato, che si verifica immediatamente prima dell'orgasmo. In questa fase il pene viene riempito e dilatato dal sangue fino ai massimi limiti di capienza. Scaturiscono inoltre due o tre gocce di fluido di colore chiaro, che hanno una funzione lubrificante e possono contenere spermatozoi. I mutamenti fisiologici che hanno luogo durante la fase di plateau nel ciclo sessuale reattivo femminile si possono a loro volta attribuire in larga misura alla vasocongestione. La vasocongestione provoca la dilatazione e la colorazione delle piccole labbra che assumono una tinta tra il rosso acceso e il Rosso Borgogna e la formazione di una zona ispessita di tessuto congestionato definito “piattaforma orgasmica”, che circonda l'accesso e la porzione inferiore della vagina. Infine, subito prima dell'orgasmo, il clitoride ruota verso l'alto di 180°.
Durante l’orgasmo il seme sgorga dal pene eretto in una serie di getti eiaculatori. Esistono due momenti nell’eiaculazione maschile: la contrazione degli organi interni che danno la sensazione di “inevitabilità dell’eiaculazione” e le contrazioni dell’uretra che provocano la sensazione di orgasmo.
Anche nella femmina l’orgasmo è dato da contrazioni ritmiche del perineo e dei muscoli circumvaginali.
Il maschio è refrattario a nuove manifestazioni orgasmiche, mentre la donna no.
Durante la risoluzione si verifica la cessazione delle reazioni fisiologiche sessuali. Le risposte somatiche generali diminuiscono velocemente, mentre la vagina può impiegare dai 10 ai 15 minuti per tornare nella situazione di riposo.
Messo in questi termini può sembrare che la risposta sessuale sia un unico continuum, mentre in realtà è bifasica: da una parte la fase di eccitazione, dall’altra quella orgasmica.
Si dice che è bifasica perché sono innervate da parti diverse del sistema nervoso centrale (il parasimpatico è implicato nell’erezione e il simpatico nell’orgasmo), quindi può succedere che una di queste parti sia inibita o danneggiata e ciò porti a manifestare disturbi distinti: dell’orgasmo e dell’eccitazione.
Attualmente i disturbi sessuali vengono così distinti: disturbi del desiderio, dell’eccitazione, dell’orgasmo, della risoluzione e da dolore sessuale.
Queste sono solo alcune della notevole quantità di informazioni che Masters & Johnson hanno raccolto durante la loro ricerca.
Non entro nel merito della polemica se fosse stato o meno opportuno invadere così l’intimità delle coppie, quel che è sicuro è che è stato utile.
Dr.ssa Luigina Pugno
Psicoterapeuta cognitivista e Sessuologa clinica
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