Mentre i
toni color sabbia sono da evitare con il rosa taupe mentre stanno molto bene con i toni azzurro, specie se desaturati?
Esisterà una spiegazione scientifica che ci fa percepire i colori come "gradevoli" a coppie?
Se guardiamo la ruota dei colori, notiamo come ad ogni colore ne corrisponda uno opposto: chiamato
colore complementare.
Verde acido = rosso carminio, blu elettrico= arancio, e così via
La risposta?
L'accostamento di colori complementari crea effetti armonici. La domanda è: perché?
Un Premio a chi risponderà correttamente a una o a tutte e tre le seguenti domande.
LE DOMANDE
- Il colore è una proprietà dell'ambiente? Esiste realmente? Perché?
- Vediamo tutti gli stessi colori? Perché?
- Cosa accade quando accostiamo due colori complementari (opposti sul cerchio cromatico)?
IL PREMIO
Il vincitore di questa prova potrà scegliere uno tra i seguenti titoli:
SCADENZA
C'è tempo fino alle 24 di mercoledì 8 Agosto 2012 per partecipare (termine scaduto)
IL VINCITORE
Bosonezeta si è avvicinato di più con le risposte 1 e 2, ma la risposta 3 è imprecisa.
Anche lorenzo. c ha risposto correttamente a 2 domande, ma la risposta 2 è meno completa di quella di Bosonezeta.
Altri si sono avvicinati molto alla soluzione senza però rispondere completamente alle domande.
Complimenti a tutti i partecipanti.
LE SOLUZIONI
DOMANDA: Il colore è una proprietà dell'ambiente? Esiste realmente?
RISPOSTA: Il sangue? Non è rosso, può sembrare strano ma il colore non è una proprietà fisica; piuttosto è una creazione della mente. Per usare le parole di Steven Shevell (2003) "non cè nessun colore rosso in una luce di 700 nm, così come non c'è paura negli zoccoli di un cavallo che sta scalciando" Proprio come la paura, il colore è il risultato dell'interazione tra uno stimolo fisico e un particolare sistema nervoso. [1]
La luce colpisce la nostra retina, in seguito a processi chimici viene immediatamente trasformata in segnale elettrico che scorre attraverso il nervo ottico e arriva ai neuroni della nostra corteccia occipitale. Questi sono cellule che vengono stimolate da segnali elettrici. Se stimolassimo con un segnale elettrico queste cellule noi "vedremmo" dei colori.
DOMANDA: Vediamo tutti gli stessi colori?
RISPOSTA: Si, no, forse. Se una persona dice di vedere due luci di colore identico, ovvero due metameri, le altre persone sono generalmente d'accordo, ma ci sono alcune variazioni tra individui. Ad esempio l'aggiustamento individuale del verde primario può variare da circa 459 a 539 nm. Alcune di queste differenze sono dovute a fattori come l'età, che fa ingiallire il cristallino. Approssimativamente comunque le prestazioni a compiti standard di visione sono molto simili
C'è una importante eccezione alla risposta affermativa. L'8% della popolazione maschile e lo 0,5% di quella femminile soffre di una forma di carenza della visione croimatica comunemente conosciuta come "daltonismo" o "cecità dei colori", dovuta a malfunzionamento della codifica dei tre fotopigmenti dei coni M e L che si trovano sul cromosma X. Poiché i maschi posssiedono solamente una coppia del cromosoma X, se essa è difettosa il maschio in questione avrà qualche problema. Le femmine ne possiedono due coppie e possono avere una normale visione cromatica anche se una delle coppie è difettosa (in realtà queste donne possono fare affidamento a quattro diversi pigmenti dei coni)
Infine esiste quello che viene definito relativismo culturale: la lingua e la cultura possono avere un'influenza sulla percezione dei colori? Per molti anni si è pensato che la risposta fosse no. Dopo gli studi in particolare della psicologa
Debi Roberson (1999) non ne siamo così sicuri.
[1]
DOMANDA: Cosa accade quando accostiamo due colori complementari (opposti sul cerchio cromatico)?
RISPOSTA: Recenti scoperte in campo fisiologico hanno dimostrato l'esistenza di vari tipi di cellule di opponenza cromatica, dotate di campi recettivi centro-periferia eccitatori-inibitori nel sistema rosso verde e nel giallo (coni rossi e verdi)/blu.
In parole semplici, le stesse cellule che vengono eccitate da un colore rosso, quando vengono diseccitate (si spegne la luce di quel colore) percepiscono una immagine postuma di colore complementare.
Lo stesso accade con luci gialle/blu-viola. Tali neuroni sono per così dire sensibili a coppie di colori opponenti e complementari. C'è da presumere che esistano cellule sensibili al contrasto cromatico.
L'accordo a due colori più semplice è rappresentato dai colori complementari saturi: rosso-verde, giallo-viola, ecc. La retta che lega questi due colori ha il suo perno nel grigio centrale del solido cromatico.
Quindi se l'armonia cromatica ha origine dall'equilibrio, possiamo anche approdare a: giallo pallido - viola annerito, oppure lilla - giallo scuro. Tutti i colori complementari formano un'armonia a due colori. [3]
FONTI BIBLIOGRAFICHE
[3] Jorrit Tornquist -
COLORE E LUCE - Istituto del colore ISBN 88-89628-01-04 pagina 169
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