I NEUTRINI NON SONO PIU' VELOCI DELLA LUCE (FORSE)
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Il CERN annuncia ufficialmente, in una nota stampa di questa mattina, la presenza di una anomalia nella misurazione del tragitto dei neutrini dai laboratori di Ginevra al Gran Sasso, individuando due possibili effetti che potrebbero avere influenzato la misurazione dei tempi e preannunciano ulteriori test i verifica.
La portata di questi due effetti è allo studio dalla collaborazione OPERA.
Nuove misurazioni con brevi fasci pulsati sono previste per maggio.
Erano in molti a sospettare la presenza di un errore dei dati rivelati. Una differenza di 60 nanosecondi tra la velocità della luce e quella dei neutrini potrebbe derivare da un malfunzionamento del cavo a fibra ottica che collegava il ricevitore Gps usato per correggere il tempo di volo dei neutrini.
A rilevare l'anomalia negli strumenti di misura sono stati gli stessi ricercatori che lavorano al rivelatore Opera e che esattamente cinque mesi fa, il 23 settembre 2011, avevano notato una discrepanza di 60 nanosecondi tra la velocità dei neutrini e quella della luce.
Una riflessione di Elisabetta Durante
LA FRETTA DEI NEUTRINI E QUELLA DEI RICERCATORI
Ancora una riflessione su un orrore di errore e sulla pericolosa deriva del publish or perish
Sull'argomento abbiamo pubblicato:
IL WEB, LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA e i RISCHI CONNESSI
L'annuncio della scoperta dei neutrini superluminali, presentato a ottobre 2011 in un articolo su Arxive, aveva anche innescato una polemica relativa all'annuncio della presenza di un ipotetico "tunnel" tra il Gran Sasso e il CERN diramato dall'ufficio stampa del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, che annunciò il risultato come "epocale" prima di avere atteso le dovute conferme da parte della comunità scientifica internazionale [Pagina 60 e 61 delle slide seguenti]
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