FORSE A TORINO IL COMENIUS PER LA MATEMATICA: “Math Teaching: how can we improve our method?”
Il programma Comenius riguarda tutto l'arco
dell'istruzione scolastica, dalla scuola dell'infanzia fino al termine
degli studi secondari superiori e risponde alle esigenze didattiche e di
apprendimento delle persone, degli istituti, delle organizzazioni coinvolte.
Sviluppare la conoscenza e la comprensione della diversità
culturale e linguistica europea e del suo valore; aiutare i giovani
ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita, per lo sviluppo
personale, per l'occupazione e per la
cittadinanza europea attiva, sono gli obiettivi specifici del progetto, mentre molto più numerosi sono gli obiettivi operativi per i quali rimandiamo al sito del Lifelong Learning Program (LLP).
Per il 2012 sono già molti i progetti presentati che competeranno per la selezione, ci preme però mettere in evidenza la candidatura di un un progetto la cui riuscita consentirebbe di promuovere le linee guida per l'insegnamento della matematica in tutta Europa.
Ferdinando Cabrini, docente di Fisica e responsabile dei rapporti internazionali di EXTRACAMPUS, la televisione ufficiale dell'Università di Torino è il docente referente del progetto ed è a lui che abbaimo chiesto di presentarci l'iniziativa:
L’Agenzia
Nazionale LLP è l’agenzia che si occupa dei progetti
internazionali svolti con scuole o università dei paesi partner
della UE. L’attività svolta dall’agenzia ha permesso sino ad oggi di ampliare
sensibilmente il numero delle scuole e dei colleghi che in Italia hanno aderito a queste iniziative, sicuramente merito
di una significativa azione di comunicazione.
I
progetti candidati sono selezionati da una commissione operativa in
ciascun paese della UE e coprono i diversi campi
dell’insegnamento e dei metodi didattici utilizzati. Tra tutti i progetti una quota, per la verità non alta, è dedicata alle
materie scientifiche.
Proprio a
seguito di progetti ai quali abbiamo partecipato con successo negli
anni scorsi, questa volta abbiamo scelto di affrontate il tema della matematica.
La
matematica notoriamente non riscuote grande successo tra gli
studenti, direi in tutta Europa, per gli insegnanti della materia
quindi si tratta di affrontare l’insegnamento con artifici o
paradigmi che permettano di far seguire agli studenti le lezioni con
migliore successo.
Nasce
di qui l’idea di predisporre un progetto condiviso da
alcune scuole di differenti paesi della UE.
La
conferenza di Lisbona come è noto e i programmi LLP,
Lifelong Learning
Program,
dal loro lancio nel 1999 hanno riscosso sempre più successo.
Tra
gli obiettivi della conferenza di Lisbona ve ne sono alcuni di
rilievo significativo per i progetti educativi: rendere omogenei i
programmi di insegnamento, in particolare delle materie scientifiche,
rendere l’Europa più competitiva, aumentare gli studenti delle
facoltà scientifiche, apprendere almeno una lingua europea oltre la
propria e l’inglese come lingua di trasferimento.
Il
nostro progetto quindi si focalizza sul confronto dei metodi
utilizzati per comunicare la matematica.
Ciascun
insegnante ha sviluppato con la propria esperienza una metodologia nell’insegnamento
della matematica, in particolare per alcuni argomenti fondamentali, a
esempio, le derivate, gli integrali, le sezioni tronco coniche, le
parabole per citarne alcuni.
Obiettivo
quindi del progetto è, attraverso la costituzione di gruppi di
lavoro tra insegnanti e studenti partecipanti, di permettere agli
insegnanti, almeno due per gruppo di lavoro, di proporre gli
argomenti con il metodo da loro utilizzato e confrontarsi con gli
studenti per valutare quale dei passaggi utilizzati siano stati più
utili alla comprensione.
Il
successo dell’insegnare, come è noto, sta nel metodo oltre che
nella conoscenza della materia insegnata e la
metodologia CLIL, Content
and Language Integrated Learning,
contribuisce significativamente al successo di questa idea. Infatti
il metodo si basa sull’insegnamento di una
materia, spesso scientifica, in una lingua diversa da quella del
paese di appartenenza: anche se sovente è l’inglese. Va
detto, infatti che l’impianto didattico e il metodo tradizionalmente adottato dalle università britanniche da tempo
segue una specifica organizzazione: unità didattiche, contenuti,
abilità, verifica e valutazione, che permette un'organizzazione
dell’insegnamento e una valutazione più efficaci.
I
riscontri che abbiamo avuto da colleghi delle altre nazioni è stato
al momento molto positivo e incoraggiante. Il
progetto verrà presentato per il biennio 2012 – 2014 e i primi
risultati si potranno vedere già entro il 2012. Spero presto di poter dare buone notizie. Auguriamoci in bocca al lupo.
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