RISCALDAMENTO: MEGLIO UN TERMOVENTILATORE O UNA STUFA?
Ma se non basta, come è meglio riscaldarsi? Meglio un termoventilatore o una stufa? Quale dei due è più efficiente? Quale calore è migliore?
Economia e riscaldamento - ShutterStock |
Ci scrive una lettrice, chiedendoci di aiutarla ad uscire da questa empasse. Perché da semplice scelta di convenienza la domanda sembra essersi trasformata in un fertile terreno di scontro tra lei e il marito. Cosa è meglio usare per riscaldarsi, un termoventilatore o una stufa?
In realtà, dal punto di vista del calore prodotto, a parità di temperatura ambiente raggiunta. una sorgente vale l'altra. Raggiunta la temperatura voluta non c'è un calore migliore dell'altro. Il calore è energia e l'energia è tutta uguale indipendentemente dalla sorgente che la produce.
Inpianto a irraggiamento (Stufa elettrica a infrarossi) - Shutterstock |
Supponiamo poi per semplicità che consumino la stessa energia: 1 kWh (un chilo-watt-ora), cioè 1000 watt in un'ora. Se le due stufe hanno la stessa efficienza, o meglio lo stesso COP (coefficiente di prestazione termica), produrranno un riscaldamento identico. Dato che solitamente le stufette elettriche hanno un COP di 1, per ogni kWh di energia consumata si avrà un riscaldamento di 1 kWh, cioè di 860 kcal che corrispondono a 3.600 kJ.
Gli IMPIANTI A IRRAGGIAMENTO hanno la capacità di non scaldare l'aria ma le pareti e i corpi, essendo l'aria stessa trasparente all’irraggiamento; questo comporta un minor utilizzo di energia per riscaldare i volumi, quindi poco movimento d’aria e polveri nell'ambiente e un minor tempo per raggiungere la temperatura di esercizio dell'impianto, per cui costi inferiori rispetto ad un impianto tradizionale convettivo. Inoltre riscaldando le superfici e non i volumi d’aria, può essere utilizzato per riscaldare piccole zone della casa senza riscaldare l’intero ambiente, cosa che invece non è possibile con un impianto a convezione d’aria.
Impianto a convezione - Shutterstock |
In questi ultimi impianti la stratificazione delle masse d'aria in funzione della temperatura, comporta poi un maggiore spreco energetico dovuto alle maggiori dispersioni attraverso il tetto delle abitazioni e attraverso il riscaldamento delle parti superiori delle pareti. Non per ultimo c'è l'effetto psicologico: l'uomo da sempre è abituato a riscaldarsi al fuoco, quindi a ricevere calore da una sorgente direzionale.
Una stufa irraggiante è quindi quanto di più simile ad un caminetto tradizionale da cui ricevere un caldo benessere, ricordiamoci però che se vogliamo riscaldare rapidamente un volume, basta chiudere bene la porta e se l'ambiente è pulito sarà il riscaldamento ad aria calda il migliore.
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