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FARMACO E MEZZI DI COMUNICAZIONE: L'INFORMAZIONE NON E' SEMPRE CORRETTA

Il farmaco è da sempre motivo di dialogo fra esperti e mezzi di comunicazione, ma non sempre il messaggio che arriva al pubblico è chiaro.
Prendo spunto dalla trasmissione “Mi manda rai tre” andata in onda il 18 novembre dove si è affrontato il tema degli effetti collaterali del farmaco finasteride (visibile da 1h, 37-2h,05) per fare alcune considerazioni.

In studio vengono chiamati tre esperti per discutere dell’argomento e il conduttore esordisce con la seguente domanda:
“Perché un dermatologo prescrive questo farmaco che invece serve per la prostata?”.
Chi ascolta potrebbe pensare che si stia parlando dello stesso farmaco che, a seconda dei casi, viene prescritto per la l'alopecia androgenetica o per il cancro alla prostata.

In realtà non è così, perché si sta parlando di un unico principio attivo, finasteride, in due soluzioni farmaceutiche distinte: il dosaggio da 5mg con indicazione prostatica e il dosaggio da 1 mg indicato per l' alopecia androgenetica.
Si parla quindi di due farmaci diversi per nome commerciale, registrazione, indicazioni terapeutiche ed effetti collaterali e che vengono prescritti solo per le indicazioni autorizzate.

La discussione prosegue analizzando gli effetti collaterali del principio attivo, fino ad arrivare alla domanda d’effetto “Per curare l’alopecia darebbe quel farmaco a suo figlio?” e ancora “Come si fa a capire se prendendo la pillola avrò gli effetti collaterali o no? Si può prevenire il problema?”.

Quando un farmaco entra in commercio ha attraversato un lungo percorso di verifica e di validazioni che prevede anche la valutazione del rapporto rischio/beneficio.
Si valuta così l’incidenza degli effetti collaterali sull’effetto terapeutico verificando se il dato è statisticamente significativo.
Questo a garanzia che se assumo un farmaco avrò molta più probabilità di avere un effetto positivo che un effetto negativo.
L' effetto negativo ci sarà sempre, non può essere escluso, e per ogni farmaco esiste una percentuale definita in cui l’effetto si potrà manifestare.
Ecco perché la corretta informazione sull’uso dei farmaci è importante, come è importante riportare i dati in maniera corretta.

Il conduttore presenta i dati relativi agli effetti collaterali del farmaco con il titolo “Cura dell’alopecia con finasteride ed effetti collaterali” secondo lo studio del Center for Andrology and Division of Endocrinology, The George Washington University, con il seguente schema riassuntivo:


La tabella sembra dire: se assumo il farmaco per trattare l'alopecia avrò il 94% di calo della libido, il 92% di disfunzione erettile...

Ma non è così!
I dati riportati sono riferiti a 71 pazienti intervistati oggetti dello studio e non al campione analizzato per definire il rapporto rischio/beneficio, come riportato correttamente dall’FDA :


Giusta informazione è presentare i dati dicendo:
“dei 71 pazienti intervistati che hanno avuto effetti collaterali il 94% ha dichiarato di avere una diminuzione della libido, il 92% problemi di disfunzione erettile... ”.

I farmaci ci aiutano e curano malattie importanti.
Non esiste farmaco senza effetti collaterali, ma attenzione a presentare i dati correttamente.
Chi oggi assume finasteride per un cancro alla prostata deve sapere che potrebbe avere degli effetti collaterali al pari di chi lo vuole assumere per il trattamento dell’alopecia.

Medico e paziente faranno la scelta giusta, considerando che per curare una malattia alle volte non basta solo il farmaco.

3 commenti

Unknown ha detto...

Utilissimo articolo. Grazie Silvia. Ho solo una domanda: da qualche parte ho letto che i farmaci coprono i sintomi mentre solo gli antibiotici (antivirali, ecc.) sconfiggono la malattia. Se non ricordo male, la fonte è il libro "I bottoni di Napoleone". Puoi darmi qualche delucidazione a riguardo?

Silvia C. ha detto...

Grazie Gabriele.
I farmaci nascono proprio con l'obiettivo di bloccare un sintomo scatenato da un meccanismo di difesa o da una carenza dell'organismo. Per sconfiggere la causa della patologia bisogna distruggere chi ha causato la malattia,gli antibiotici e gli antivirali agiscono in questo modo, ma per esempio se la causa scatenante è sconosciuta, come per un tumore, si agisce con farmaci specifici e per questo molto costosi che "combattono" contro un nemico sconosciuto di cui possiamo solamente trattare i danni evitando il male maggiore.
I farmaci si usano anche come fonte di ripristino in caso di carenza per l'organismo: dalle vitamine, all'insulina, alla dopamina ect.
Quindi per rispondere è vero nella maggior parte curano i sintomi, in pochi casi combattono il patogeno e alle volte ripristinano le carenze.

Unknown ha detto...

Grazie per la risposta, Silvia.