DI CHI SI FIDA LA GENTE? IL RUOLO DEL RICERCATORE COMUNICATORE
Ma alla domanda se gli scienziati si sforzano di informare i cittadini del loro lavoro, il 62 % degli intervistati italiani risposero negativamente.
Alla domanda: «Preferisce che le informazioni scientifiche le vengano presentate da giornalisti o da scienziati?» io avrei risposto: da nessuno dei due.
Che gli scienziati si preoccupino anche di divulgare sarebbe sicuramente positivo, ma credo poco realista. Lo scienziato ha già il suo bel da fare e forse è meglio che concentri i suoi sforzi sulla ricerca. Riguardo al giornalista, beh si, quello di divulgare sarebbe il suo compito, ma ad oggi, questo compito lo svolge male. Parlo dei giornalisti che rispondono ad una testata (anche online) o telegiornale, coloro che fanno parte dei media "classici", i "non indipendenti, i "generalisti specializzati dell'ultima ora". Ci vorrebbero più giornalisti scientifici, ma di quelli veri, di quelli che hanno seguito una formazione realmente scientifica e che allo stesso tempo siano liberi da condizionamenti di vario genere. Difficile, se fai il giornalista, di solito, a qualcuno devi rispondere.
E allora che facciamo , non divulghiamo?
Ben venga la formazione dei nuovi comunicatori scientifici, ma nel frattempo?
Io penso che una figura capace di intermediare tra la notizia scientifica e il lettori che cercano informazioni già esista ed è quella dei bloggers scientifici. Figura che andrebbe valorizzata maggiormente ed a cui dovrebbe essere messa a disposizione una migliore vetrina.
Prendiamo solo l'ultimo caso di qualche giorno fa, quello dei neutrini che sembra si divertano a correre più veloci della luce; la notizia è stata sparata dai media come una costatazione di fatto: è così, ve lo diciamo noi, stop. Risultato, oggi, la stragrande maggioranza delle persone crede che tra qualche anno si potrà viaggiare nel tempo e che il vecchio Einstein si era sbagliato. Quanti però hanno avuto la possibilità di sapere (e quindi di leggere) i buonissimi articoli che la blogsfera scientifica italiana ha prodotto in questi giorni sull'argomento? Quanti sanno che su Gravità Zero, da Tizio, da Caio, da Sempronio... si è parlato in modo serio e competente dell'argomento?
E questo è solo l'ultimo caso.
Purtroppo oggi La Scienza viene trattata come uno dei tanti beni di consumo che vanno sponsorizzati e venduti senza preoccuparsi troppo delle modalità e dei contenuti, purchè si faccia in fretta perchè altrimenti si rischia di perdere "il treno dell'emozionalità e dell'interesse" dei lettori e di conseguenza il ritorno economico o di immagine o, addirittura, politico (vedi tunnel fantasma del ministro dell'istruzione).
Il consiglio è quello che difronte a notizie ed informazioni importanti come quelle scientifiche, la cosa migliore è aspettare per il polverone dei media si posi, lasciando il tempo materiale al blogger scientifico competente di ponderare, valutare e poi comunicare. Il problema rimane comunque sempre quello: e chi lo dice al lettore dove andare ad informarsi in modo serio? Chi gli dice dove trovare Tizio, Caio o Sempronio che gli spiegano come stanno davvero le cose? Io ci ho messo circa un anno e mezzo per strutturare il mio bel feed reeder, ho i miei Tizi, Cai e Semproni a cui rivolgermi quando ho bisogno di sapere e comprendere; ogni tanto lo ritocco, lo sistemo, lo aggiorno e poi riparto. Ma può essere questo il sistema? Certo che no!.
Bisogna trovare un modo per semplificare ed incentivare l'avvicinamento del lettore interessato ai bloggers scientifici che sono in grado di rispondere alla richiesta si informazioni scientifiche... un modo ci sarà! (ci sto pensando...)
Un saluto
Marco
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