4 commenti
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E poi ci propinano programmi come "LA TAMARREIDE" sostenendo che facciano molti ascolti... io non ci credo!
- 2 luglio 2011 alle ore 12:25
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Ma "la tamarreide" in realtà ha un ruolo educativo secondo gli ideatori: rientra nella rubrica "Animali NON in via di estinzione" :-)
- 2 luglio 2011 alle ore 13:52
- Marco ha detto...
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Piero Angela è una garanzia.
Anche io ero tra quel 17,74%. Perfettamente d'accordo sulla possibilità di scelta (quando c'è) tra cultura (non pseudo-cultura) ed intrattenimento. Oltre ai soliti servizi sempre molto istruttivi e ben fatti, Giovedì sera c'è stato anche un servizio su Google. Cosa c'entra Google con la cultura? C'entra, c'entra, bisogna solo saper trattare correttamente l'argomento e secondo me, così è stato fatto. Non è stato il solito servizio che spesso si vede in giro sul gigante del Web, dove si dice di tutto e non si approfondisce nulla. Si è puntato a comprendere una cosa in particolare e la domanda, in questo caso, è stata: Come fa Google a guadagnare tanto se non vende nulla, se tutti (quasi) i suoi servizi sono gratuiti? Servizio impeccabile, senza tanti giri di parole o tecnicismi inutili. La pubblicità; Google permette l'incontro tra la domanda e l'offerta (AdSense) e tiene per se una piccola parte, ma visto che parliamo di milioni e milioni di piccole parti...
Questo esempio per dire che il grande Piero Angela riesce sempre a stare al passo anche con le "nuove necessità" di informazione. La sua forza? Si avvale di collaboratori realmente competenti e nei suoi servizi difficilmente trovano posto "personaggi" che con la cultura non hanno niente a che fare.
Sugli animali in "NON via di estinzione", stendiamo un velo pietoso. Ma una volta "tamarro" non era un termine che veniva usato in senso dispregiativo? Poi dicono che non è la televisione che crea modelli e, guarda caso, mai degni di essere imitati. E se la chiami TV spazzatura si offendono pure...
Un salutone
Marco - 2 luglio 2011 alle ore 21:10
- il dentista di provincia ha detto...
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Le cose più dannose che ci propina la TV non sono i programmi "leggeri" (è un eufemismo) come "Tamarreide" e nemmeno "La pupa e il secchione", ma quelli pseudoscientifici tipo "Voyager" et similia, che stanno proliferando sulle varie reti.
SuperQUARK è certo un'eccezione positiva, ma lo vorrei un po' più spinto, più attento alla fisica e meno alla zoologia. Si chiama superquark, ma mi gioco la camicia che la metà degli spettatori non sa cos'è un quark! - 3 luglio 2011 alle ore 22:34
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