INVASIONE DI FUNGHI SULLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE
Paolo Nespoli ha purtroppo dovuto interrompere l'esperimento "educational" della sua missione, gettando via nello spazio la Greenhouse, il cui sviluppo è seguito da settimane in parallelo sulla Terra da ragazzi tra i 12 e 14 anni. L'interruzione è dovuta a un problema che può diventare estremamente pericoloso: Nespoli infatti ha notato che qualche fungo stava crescendo accanto a una delle piante. In questo video, si prende cura di spiegare esattamente che cosa è successo e ci mostra tutte le procedure che sono necessarie sulla ISS per mantenere un ambiente sicuro.
Anche se Paolo è riuscito a coltivare alcune piante sane in una delle due sue serre, nessun rischio può essere preso in un ambiente in cui la salubrità dell'aria è fondamentale per la sopravvivenza.
Paolo invita gli oltre 800 ragazzi delle scuole europee che hanno partecipato all'esperimento a distanza osservando la crescita della Arabidopsis thaliana a continuare a fare crescere da soli in autonomia le proprie piantine sulla Terra.
La pianta è un soggetto ideale per questo tipo di ricerche essendo una pianta ermafrodita, quindi in grado di autoimpollinarsi, ed infestante, quindi molto resistente. Ideale per i viaggi di lunga durata.
Come già sappiamo Astro_Paolo, questo il suo nick su Twitter, è a bordo della Stazione Spaziale Internazionale già da alcuni mesi e gli studenti europei sono stati invitati a scrivere le loro osservazioni sulle differenze tra un esemplare di Arabidopsis cresciuto sulla Terra e quello coltivato da Nespoli.
Per Nespoli è stata una grande occasione per interagire col pubblico e aumentare ulteriormente le fila dei suoi follower e ammiratori che seguono con grande interesse la sua missione.
I ragazzi hanno potuto inviare le loro considerazioni sia via mail all’indirizzo isseducationteam@esa.int o postandoli sulla pagina facebook del progetto.
Con questa ricerca si cerca sia di individuare le differenze di comportamento della pianta sulla Terra e nello spazio sia di incuriosire i più giovani facendoli partecipare attivamente a un progetto di ricerca internazionale e interessandoli a un esperimento entusiasmante, avvicinandoli così alla scienza e allo Spazio.
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