CHARLES DARWIN A GORIZIA
Oggi, venerdì 11 febbraio alle 18 si è svolta l'inaugurazione della mostra "" la grande mostra che ci conduce alla scoperta dell’evoluzione attraverso gli occhi di Charles Darwin, che approda per la prima volta in Friuli Venezia Giulia.
Tra i partecipanti il curatore e filosofo della scienza Telmo Pievani, Enrico Gherghetta presidente della Provincia di Gorizia, Roberta Demartin vicepresidente e assessore alla Cultura, Vittorio Bo presidente di Codice. Idee per la cultura.
La mostra intreccia i linguaggi della storia, della filosofia e della scienza per accompagnarci sulle tracce dell'avventura di Darwin: un viaggio attorno al mondo a bordo del brigantino Beagle, ma anche un avvincente viaggio della mente, animato dalla curiosità.
La biografia del giovane Darwin, le sue complesse relazioni familiari, l’immersione nella cultura inglese dell’epoca, il celebre viaggio di cinque anni per osservare la meravigliosa diversità della vita sulla Terra sono i capitoli di un suggestivo racconto che fa conoscere ai visitatori il grande naturalista e le sue straordinarie scoperte: dalla nascita dell’idea rivoluzionaria, fino alla pubblicazione dell'Origine della specie, nel 1859, che ha cambiato per sempre le scienze naturali.
Cosa fece Darwin e perché se ne parla ancora così tanto? Attraverso l'attenta osservazione della natura in tutte le sue forme, Darwin si rese conto che siamo tutti imparentati – ogni essere vivente condivide antenati con tutti gli altri – e che la grande diversità della vita sulla Terra è il risultato di processi durati milioni di anni e ancora in corso. Con la sua teoria dell'evoluzione per selezione naturale, ha cambiato per sempre la nostra concezione del mondo vivente, lasciandoci anche pagine memorabili quando descrive le nostre discendenze comuni: “la mano per afferrare […], l’ala del pipistrello per volare, la pinna della focena per nuotare”.
«Darwin usa l'immagine dell'albero che cresce per raffigurare le discendenze evolutive – spiega Telmo Pievani, filosofo della scienza e curatore della mostra con la collaborazione di Chiara Ceci –. Ebbene, la specie umana è un singolo e residuale ramoscello fra molti altri dentro una storia in cui molteplici forme sono convissute esibendo diversi adattamenti, proprio come accade nel cosiddetto "cespuglio" o albero cespuglioso degli ominidi, che nella mostra viene rappresentato attraverso uno scenografico exhibit interattivo appositamente pensato per i ragazzi e per le scuole».
Dalla pubblicazione dell'Origine della specie a oggi, l’evoluzione si è arricchita di nuovi dati, soprattutto genetici e paleontologici, sconosciuti ai tempi di Darwin. La mostra evidenzia con chiarezza l'evoluzione della teoria darwiniana, le controversie interne, la costruzione del cosiddetto “neodarwinismo”, le scoperte più recenti come l’evo-devo, la biologia evoluzionistica dello sviluppo, ma soprattutto il debito verso le intuizioni di Darwin che ancora oggi ne costituiscono la cornice imprescindibile.
L’esposizione, promossa e realizzata da Provincia di Gorizia, Musei Provinciali di Gorizia e Codice. Idee per la cultura, intreccia i linguaggi della storia, della filosofia e della scienza per ripercorrere l'avventura di Darwin: un viaggio attorno al mondo a bordo del brigantino Beagle, ma anche un avvincente viaggio della mente, animato dalla curiosità. Modelli, video, tassidermie ed exhibit originali rendono la visita un’esperienza immersiva. Il percorso offre schede esplicative anche in sloveno e in inglese. Visite guidate per scuole e gruppi.
L'ALBERO DELLA VITA
L’EVOLUZIONE ATTRAVERSO GLI OCCHI DI CHARLES DARWIN
Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein
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