MIGLIAIA DI MERLI MUOIONO NELLA NOTTE DI SAN SILVESTRO
Nulla che non possa essere spiegato con l'irrazionale abilità della mente umana di correlare fatti che vengono interpretati come tra loro collegati da un rapporto di causa-effetto, che nella realtà è inesistente.
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Gary Graves, biologo dello Smithsonian Institution, spiega di stare tranquilli: sono episodi che capitano abbastanza di frequente nel mondo e la morìa di qualche centinaio di uccelli o di pesci non è sicuramente un numero significativo e non è un episodio strano o raro. Nulla che possa essere ricondotto a un segno nefasto o a qualche immane catastrofe.
E che dire allora del ripetersi di questo fenomeno in varie parti del mondo? Gli episodi, spiega sempre Graves, non sono certamente collegati. E' la mente umana che, una volta colpita da un episodio, aumenta il grado di attenzione per fenomeni analoghi e tenta di ricollegarli, trovando un nesso comune. In realtà questi fenomeni sono abbastanza diffusi nel mondo e un sacco di ragioni per le quali possono accadere.
Ricordate ad esempio la morìa di pesci occorsa nella Louisiana l'ultima estate? Molti specularono su una fuoriuscita di petrolio ma alla fine si scoprì che si trattava di una naturale diminuizione dell'ossigeno disciolto nell'acqua a causare la morte degli animali.
Se guardate la Mappa di google seguente, noterete che la maggior parte delle morti di massa degli animali segnalati non sono merli. Addirittura molti di questi non sono neppure uccelli.
Ecco alcuni dati che spiegano i diversi fenomeni tra loro non correlati
Tra le spiegazioni delle morti nel mondo di varie specie di animali elenchiamo l'inquinamento, la riproduzione, la guerra, o qualche altra attività umana.
Secondo gli scienziati, gli oltre 3.000 merli della specie con le ali rosse caduti a terra nella città di Beebe sarebbero morti a causa dei fuochi d'artificio.
Lo riporta il sito web della Bbc. Karen Rowe, ornitologa della Arkansas Game and Fish Commission, ha detto che i merli volavano probabilmente basso per evitare le esplosioni e sono stati colpiti da oggetti. I residenti hanno confermato di aver udito dei fuochi d'artificio prima dhe gli uccelli iniziassero a cadere. "Sembravano impazziti, volavano uno contro l'altro", ha detto Keith Stephens, portavoce della Agfc. I merli hanno colpito case, macchine, alberi e altri oggetti. "Volavano all'altezza dei tetti invece che a quella degli alberi" per evitare le esplosioni, ha detto Rowe. "I merli hanno una vista scarsa e si sono scontrati con gli oggetti intorno". Inizialmente si era pensato che a provocare questo insolito fenomeno fosse stato un fulmine o un violento tornado, oppure un caso di avvelenamento, ma questa ultima ipotesi è stata scartata dopo che diversi cani e gatti hanno mangiato i volatili in terra senza conseguenze.
L'errore umano in questo caso è quello di ricondurre tutti questi eventi non come casi unici e particolari ma confrontandoli con eventi concomitanti.
L'amplificazione dei media fa il resto: rende alta l'attenzione, provoca emozione e contribuisce a rendere alta l'allerta per casi simili, che vengono così facilmente ricordati.
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