25 NOVEMBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Domani, 25 novembre è la data voluta dalle Nazioni Unite per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne [1], per ricordare un'emergenza sociale spesso sottovalutata.
Queste poche righe vogliono solo essere una breve riflessione sul tema della violenza sulle donne, ma penso abbiano anche un valore generale.
Quanto riportato da alcuni dati, evidenziati in un articolo su il Sole24ore, ci dà due informazioni importanti. La prima è che 3 volte su 4 chi agisce violenza è una persona conosciuta, non uno sconosciuto. La seconda è che l'abuso è reiterato nel tempo.
Paradossalmente verrebbe da pensare che ci si può fidare di più di chi non si conosce e che chi subisce un abuso reiterato, si presti ad essere vittimizzato.
Ma perchè chi subisce non parla? Innanzitutto dipende dall'età dell'abusato. I bambini spesso non sanno dire, o non vengono capiti/creduti e se l'aggressione è reiterata nel tempo si prosegue a vivere nel silenzio.
Io penso che chi si trova a vivere queste situazioni si senta impotente, perso e inaiutabile.
Diventa quindi una conseguenza di tali vissuti, non parlare, non reagire, sono vissuti che ti bloccano e ti imprigionano in una realtà che si subisce, non ritenendo di poterla affrontare.
Al di là delle violenze subite, capita di sentirsi così di fronte alla depressione, al panico o alla sofferenza psicologica. A qualcuno capita davanti a uno spazio aperto, a qualcun'altro dentro ad un ascensore.
E allora cosa fare? Cosa fare quando ci si sente senza possibilità di scelta?
Si può pensare che davanti alle situazioni, anche quando non ci sembra proprio, abbiamo 4 possibili scelte: fare una cosa, fare l'opposto, fare una via di mezzo o non fare nulla.
Davanti alla violenza posso sparire, posso denunciare, posso allontanarmi senza denunciare oppure non fare nulla.
Freud insegnava che dentro di noi ci sono due forze: Eros e Thanatos. Eros ci spinge verso la riproduzione, il piacere, la vita. Thanatos verso l'autodistruzione, la sofferenza, la morte.
Diventa quasi inconcepibile che noi esseri umani siamo talvolta istintivamente orientati a metterci in situazioni che ci fanno soffrire: frequentare persone sbagliate per noi, lasciarci aggredire o vittimizzare.
Eppure, funzioniamo anche così.NOTA
[1] La violenza contro le donne giovani ed adulte è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse nel mondo.
La data del 25 novembre è stata scelta dal movimento internazionale delle donne in onore delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana assassinate il 25 novembre del 1961 perché si opponevano al regime dittatoriale del loro paese. Il coraggio dimostrato e la forza delle sorelle Mirabal hanno contribuito a renderle delle eroine internazionali. La loro storia è stata scelta a simbolo della grave violazione dei diritti umani rappresentata dalla violenza sulle donne.
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