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"CERVELLI IN MOVIMENTO": BRIDGES TO ITALY, DALLA CALIFORNIA, IN AIUTO AI GIOVANI PIU' BRILLANTI DEL SUD ITALIA


Fuga dei cervelli? No grazie, meglio parlare di ‘Cervelli in Movimento’: è questo infatti il titolo dell’ambizioso programma di mobilità di talenti tra Italia e Usa con il quale prende il via l’attività della sede italiana dell’associazione non profit di business internazionale “Bridges to Italy” (della quale Gravità Zero è media partner) .

Formalmente inaugurata lunedì 4 ottobre 2010 con un affollatissimo convegno al Museo del Presente di Rende (Cosenza) è stata presentata la neo-costituita sede italiana dell’associazione californiana, alla presenza di rappresentanti di istituzioni nazionali e locali, dell’Università e del panorama della ricerca italiana, e soprattutto i tanti ricercatori del Sud protagonisti di idee di ricerca, business e imprese ad alto contenuto tecnologico pronte a fare il loro ingresso sul mercato internazionale.

Nella foto la ricercatrice italiana Alessandra Luchini, mentre riceve "The Premio Award", onorificenza alle migliori ricercatrici italiane emigrate in USA consegnata ogni anno da Bridges to Italy (Foto di Claudio Pasqua, Gravità Zero)


Il programma, che promette di ‘incubare’ e fare crescere le più brillanti idee di ricerca e di business presentate da giovani del Sud attraverso un contatto costante con il mondo high-tech americano, è stato formalmente annunciato dalla Presidente e fondatrice di “Bridges to Italy” Bianca Dellepiane, giunta a Rende da Los Angeles per l’occasione.

“Quello a cui puntiamo è a una vera e propria sinergia tra Italia e America nei settori più avanzati dell’high-tech quali le bio- e nanotecnologie, l’information technology, le energie alternative e rinnovabili, tutti settori nei quali l’Italia ha molto da ‘dare’ in termini di idee e contenuti scientifici”, ha affermato in sede di convegno, “Cerchiamo giovani di talento che abbiamo voglia di dare una svolta ‘innovativa’ al Mezzogiorno con progetti di start up e business ad alto contenuto tecnologico: a loro offriamo un percorso avanzato di formazione e parziale incubazione (direttamente negli Stati Uniti, che comprenderà anche assistenza nella ricerca di potenziali partner internazionali e investitori mirati”.

In pratica, una full immersion diversificata caso per caso, con strumenti che spaziano dalla formazione avanzata di ricercatori e PhD presso realtà tecnologiche statunitensi, alla possibilità di gestire la delicata fase di avvio di un’impresa start-up negli USA, fino alla messa in contatto con venture capital o business angels, ovvero i “finanziatori” di potenziali imprese.

“Nel 2009 i venture capital americani hanno elargito qualcosa come 17,8 miliardi di dollari a più di 2700 progetti ad alto contenuto tecnologico: il 51% di questi ha riguardato la California, un Paese che ha fatto dell’high-tech il proprio ‘motore’.


E’ quindi puntando al potenziale high-tech del Mezzogiorno come ‘motore’ per la crescita dell’Italia che l’associazione californiana di business internazionale fondata nel 2007 ha deciso di aprire una sede tutta italiana, destinata a diventare un punto di riferimento stabile per i tanti gruppi di ricerca del Sud che spesso non riescono ad ‘emergere’ perché poco valorizzati a livello nazionale e internazionale: “Bridges to Italy può davvero rappresentare una grande ‘vetrina’ internazionale attraverso cui non solo mettere in mostra, ma anche dare un seguito ai migliori progetti, idee e capacità imprenditoriali dei nostri giovani: ho grande fiducia nel valore della Calabria e dei Sud in generale come promotori di un cambiamento che sta riguardando l’intero bacino del Mediterraneo” ha aggiunto il neo-Presidente della sezione italiana Domenico Quaglio.

Il convegno del 4 Ottobre ha rappresentato anche il momento per numerosi ricercatori, gruppi di ricerca e startup italiane per presentarsi ad un pubblico internazionale, a partire dalle ‘storie’ di Stefania Mondello -la ricercatrice siciliana già eletta quale ‘migliore scienziata italiana in America’ con il Premio Award 2010 per i suoi studi sulla diagnosi e cura dei traumi cranici- e Babette Pepaj -imprenditrice di origini siciliane che ha fondato la ‘top community’ enogastronomica “Bakespace” uno dei più famosi e condivisi social network dedicati al tema del food- fino ad arrivare a progetti di business e neo imprese high-tech rigorosamente ‘nostrane’

Tra essi, la calabrese “Mediterranea Ricerca & Sviluppo”, che svolge attività di ricerca nel settore agricolo-alimentare e ambientale; la startup dell’Università della Calabria operante nel campo dell’information technology Spintel, che ha presentato il progetto MATISSE (Multimode Advanced Terminal and Services for Smart Environment) grazie al quale sarà possibile controllare in remoto -tramite applicazioni di mobile computing intelligenti e a alto risparmio energetico- la sicurezza della propria casa o del proprio ufficio; o ancora Dynematica, società di Rende che ha presentato il proprio software ‘Tomo3D’ per innovare la didattica attraverso un nuovo approccio all'insegnamento delle materie scientifiche attraverso applicazioni interattive e computer graphics.


Per ulteriori informazioni e contatti:

Bianca Dellepiane, MBA - Presidente Bridges to Italy
International Business Association
Telefono: +1 310.944.2998 - Fax: +1 310.919.3600
info@bridgestoitaly.org - www.bridgestoitaly.org

Avv. Domenico Quaglio – Presidente Bridges to Italy – Italia
Telefono: +(39) 0984 411735 - Fax: + (39) 0984 413053
bti_italia@bridgestoitaly.org – www.bridgestoitaly.org/italia

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