UN PREMIO SPECIALE PER L'INFORMAZIONE SU HIV AIDS
Come per altri eventi che non destano più l'attenzione dei media, ma che sono sempre presenti e patogeni, anche dell'Aids se ne parla solo in concomitanza con grandi eventi mondiali, come la Conferenza dell’International Aids Society, che quest’anno si svolge dal 18 al 23 luglio a Vienna, in Austria, il più grande evento scientifico mondiale dedicato alla malattia, che vede riuniti i più importanti esperti di tutto il mondo per fare il punto sull'andamento clinico e sul trattamento e la prevenzione dell’Hiv.
C'è una apparente contraddizione: da una parte i nuovi dati sulla malattia sono buoni. Si infatti stima che il numero di persone, in tutto il mondo, che accedono alle terapie, alla fine del 2009 sia salito a 5,2 milioni, contro i circa 4 milioni del 2008.
D'altra parte a quasi 30 anni dall’inizio dell’epidemia, persiste ancora molta disinformazione sulla malattia, soprattutto tra i giovani, spesso inconsapevoli dei comportamenti a rischio. La mancanza d’informazione non favorisce l’accesso al test e ritarda il momento della diagnosi: in Italia il 60 per cento scopre di essere sieropositivo solo in uno stadio di malattia molto avanzato, quando è già diagnosticato l’Aids.
In Italia, a tenere viva l’attenzione sulla malattia contribuisce il Premio Giornalistico Riccardo Tomassetti, giunto alla terza edizione. Quest’anno sono premiati i migliori servizi giornalistici sulla ricerca e l’innovazione in campo medico-sanitario, ed è presente un Premio Speciale per la divulgazione scientifica e sociale sull’Hiv/Aids.
I giovani giornalisti under 35 hanno tempo fino al 31 ottobre per inviare i loro elaborati: informazioni e bando online su www.premiotomassetti.it
C'è una apparente contraddizione: da una parte i nuovi dati sulla malattia sono buoni. Si infatti stima che il numero di persone, in tutto il mondo, che accedono alle terapie, alla fine del 2009 sia salito a 5,2 milioni, contro i circa 4 milioni del 2008.
D'altra parte a quasi 30 anni dall’inizio dell’epidemia, persiste ancora molta disinformazione sulla malattia, soprattutto tra i giovani, spesso inconsapevoli dei comportamenti a rischio. La mancanza d’informazione non favorisce l’accesso al test e ritarda il momento della diagnosi: in Italia il 60 per cento scopre di essere sieropositivo solo in uno stadio di malattia molto avanzato, quando è già diagnosticato l’Aids.
In Italia, a tenere viva l’attenzione sulla malattia contribuisce il Premio Giornalistico Riccardo Tomassetti, giunto alla terza edizione. Quest’anno sono premiati i migliori servizi giornalistici sulla ricerca e l’innovazione in campo medico-sanitario, ed è presente un Premio Speciale per la divulgazione scientifica e sociale sull’Hiv/Aids.
I giovani giornalisti under 35 hanno tempo fino al 31 ottobre per inviare i loro elaborati: informazioni e bando online su www.premiotomassetti.it
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