L'OMOSESSUALITA' NON E' UNA PATOLOGIA: LO DICE LA SCIENZA
Per chi ancora avesse qualche dubbio, nonostante le recenti affermazioni di qualche persona poco informata sui fatti e sugli studi scientifici, la relazione tra omosessualità e pedofilia è inesistente.
Inoltre, l'omosessualità è un fenomeno naturale, molto diffuso in natura: ne abbiamo già parlato qui in relazione a una mostra che ha spiegato come in natura i comportamenti omosessuali siamo piuttosto una regola che una eccezione.
Ecco dunque che ci associamo a anche a quanto ricordato da Daniela Ovadia su LE SCIENZE diffondendo con grande piacere questo comunicato stampa dell’Associazione italiana di psicologia e ribadendo l’inesistenza di relazioni patologiche non solo sul piano scientifico, ma anche su quello sociale e politico.
COMUNICATO STAMPA
L’Associazione Italiana di Psicologia (AIP), principale Società Scientifica rappresentativa della Psicologia e della ricerca psicologica italiana, apprese le parole pronunciate dal Cardinale Tarcisio Bertone durante la visita in Cile (“numerosi psichiatri e psicologi …. hanno dimostrato che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia”, Corriere della
Sera.14.04.2010, p. 2), intende precisare che la letteratura scientifica sull’argomento non supporta in alcun modo quanto sostenuto dal Segretario di Stato della Santa Sede e che è anzi dimostrato che vittime di abuso sono tanto i bambini quanto le bambine.
In particolare, in qualità di Psicologi, Psicoterapeuti e Ricercatori sentiamo il dovere di precisare che le parole pronunciate dal Cardinale, oltre che assolutamente prive di evidenza scientifica, paiono rilanciare una pericolosa reinterpretazione in chiave psicopatologica dell’omosessualità, condizione invece da anni esplicitamente esclusa dalla nosografia psichiatrica in uso.
Pur prendendo atto delle successive dichiarazioni di smentita, l’AIP sente il dovere di precisare che “patologizzare” l’omosessualità, invocando in modo improprio il supporto della comunità scientifica, non fa che aumentare l’omofobia, che è la vera malattia da combattere. L’errato riferimento alla letteratura psicologica, sociologica o psichiatrica appare estremamente dannoso per lo sforzo che, da anni, clinici e ricercatori intraprendono a vantaggio della salute psichica della popolazione, sia dei minori (abusati e non) che degli abusanti (questi sì realmente malati). L’AIP pertanto invita tutti coloro che ricoprono importanti ruoli istituzionali, e che quindi hanno un peso incisivo sulla pubblica opinione, a prestare maggiore attenzione alla ricerca scientifica e a diffondere correttamente i suoi risultati conoscitivi e applicativi.
prof. Roberto Cubelli
Presidente Associazione Italiana di Psicologia
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