LA RICERCA DI CIVILTÀ EXTRATERRESTRI - WALTER FERRERI - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TORINO
Foto: NASA
WALTER FERRERI - PRIMA PARTE
WALTER FERRERI - SECONDA PARTE
WALTER FERRERI - TERZA PARTE
Rappresentazione artistica di un'esoluna di HD 188753 Ab, il primo pianeta extrasolare scoperto all'interno di un sistema stellare multiplo a 3 stelle (stella tripla).
Il pluripremiato film Avatar, del regista James Cameron (che peraltro è anche un fisico consulente della Nasa) racconta di un esopianeta (un pianeta orbitante attorno a un'altra stella, chiamato Pandora, dove si sarebbero sviluppate forme di vita completamente diverse da quelle a noi note sulla Terra.
Dal punto di vista scientifico ciò non è da escludere tanto che mentre scriviamo gli scienziati hanno scoperto oltre 440 esopianeti orbitanti attorno a stelle.
Ci potrebbe essere vita su uno di questi pianeti o su uno dei pianeti non ancora scoperti? La domanda non è banale, tanto che è nata una nuova scienza chiamata exobiologia, che considera e studia la possibilità di una vita sotto condizioni diverse rispetto alle forme a noi conosciute.
Walter Ferreri, fisico dell'Osservatorio Astronomico di Torino, ci spiega come fanno gli astronomi ad accorgersi della presenza di questi pianeti, arricchendo il tutto con gustosi e stimolanti aneddoti. Lo ha fatto durante un ciclo di conferenze in cui abbiamo partecipato dal titolo "Dal Big Bang alla vita" e fa parte del ciclo di conferenze "LE RISPOSTE DELLA SCIENZA ALLE DOMANDE DELL'ASTRONOMIA" organizzato a Torino dalla Associazione ECO in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia.
Riprese e montaggio video: Oscar PavanDal punto di vista scientifico ciò non è da escludere tanto che mentre scriviamo gli scienziati hanno scoperto oltre 440 esopianeti orbitanti attorno a stelle.
Ci potrebbe essere vita su uno di questi pianeti o su uno dei pianeti non ancora scoperti? La domanda non è banale, tanto che è nata una nuova scienza chiamata exobiologia, che considera e studia la possibilità di una vita sotto condizioni diverse rispetto alle forme a noi conosciute.
Walter Ferreri, fisico dell'Osservatorio Astronomico di Torino, ci spiega come fanno gli astronomi ad accorgersi della presenza di questi pianeti, arricchendo il tutto con gustosi e stimolanti aneddoti. Lo ha fatto durante un ciclo di conferenze in cui abbiamo partecipato dal titolo "Dal Big Bang alla vita" e fa parte del ciclo di conferenze "LE RISPOSTE DELLA SCIENZA ALLE DOMANDE DELL'ASTRONOMIA" organizzato a Torino dalla Associazione ECO in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia.
WALTER FERRERI - PRIMA PARTE
WALTER FERRERI - SECONDA PARTE
WALTER FERRERI - TERZA PARTE
Walter Ferreri, fisico dell'Osservatorio Astronomico di Torino, si è occupato di asteroidi, stelle doppie, stelle variabili, di comete e di posizioni dell’ex pianeta Plutone. Ha svolto ricerche di astrofotografia e ottica telescopica. Per la sua intensa attività relativa agli asteroidi e per averne scoperti una quarantina nel 1987, l’Unione Astronomica Internazionale ha dato il nome “Ferreri” al piccolo pianeta 3308.
Ha scritto oltre una ventina di libri. Dal 1977 al 1991 è stato direttore responsabile della rivista “Orione” e dal 1992 è direttore scientifico della rivista di astronomia “Nuovo Orione”. Tiene regolarmente corsi di astronomia, scrive per riviste, giornali e con una certa frequenza viene intervistato da emittenti Televisive, tra le quali la RAI.
Ha scritto oltre una ventina di libri. Dal 1977 al 1991 è stato direttore responsabile della rivista “Orione” e dal 1992 è direttore scientifico della rivista di astronomia “Nuovo Orione”. Tiene regolarmente corsi di astronomia, scrive per riviste, giornali e con una certa frequenza viene intervistato da emittenti Televisive, tra le quali la RAI.
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