LA MIRABOLANTE STORIA DEL CONVEGNO ANTIEVOLUZIONISTA AL CNR
"Il Cnr dovrebbe essere il massimo organo della ricerca scientifica in Italia, ma sta per dare alle stampe un libretto che decide la morte di Darwin e dell’evoluzione.
È vero che siamo il paese delle trasmissioni paranormali alla Voyager, ma le imprese del vicepresidente del Cnr, De Mattei, che spacciano per verità scientifica i suoi personali problemi di fede, stanno facendo perdere la faccia al nostro paese di fronte alla comunità scientifica internazionale."
Così denuncia il filosofo della scienza Telmo Pievani su Micromega (da oggi in edicola).
Una situazione, quella italiana, paragonabile solo a quella della Turchia, dove si può venire licenziati anche solo pubblicando la foto di Darwin su una rivista scientifica.
Una situazione, quella del CNR, assolutamente in palese contraddizione con quanto affermato dalla comunità scientifica internazionale, come ben spiega Marco Cattaneo, direttore di LE SCIENZE.
Volete conoscere le cicche pseudoscientifiche espresse dal curatore dell'opera Roberto De Mattei? Ricordiamo solo che De Mattei non è uno scienziato ma insegna Storia del Cristianesimo e della Chiesa presso l’Università Europea di Roma.
Eccone alcune:
“Dal punto di vista della scienza sperimentale entrambe le ipotesi sulle origini, sia l’evoluzionista che la creazionista, sono inverificabili. Su questi temi ultimi non è la scienza, ma la filosofia, a doversi pronunciare”.Traduzione dal De Mattei all'italiano: filosofia = teologia
e oggi lo stesso autore De Mattei in un giornale italiano:
La principale caratteristica dei fanatici (sic) dell’evoluzionismo è parlare di ciò che non conoscono, a cominciare dalla stessa teoria dell’evoluzione che, 150 anni dopo l’apparizione dell’Origine della specie di Darwin, continua a essere una sorta di «oggetto scientifico non identificato»Traduzione dal De Mattei all'italiano: filosofica = teologica
e ancora
"L’evoluzionismo, insomma, è una fantasiosa «storia» [...]"
e ancora
La teoria scientifica non si regge da sola: ha bisogno di quella filosofica per sopravvivere, e viceversa.
E noi come il Direttore di Le Scienze ci chiediamo: come è possibile che il professor De Mattei rivesta un incarico di primo piano nel più importante ente pubblico di ricerca del paese, sedendo anche nel Consiglio di amministrazione, e allo stesso tempo organizzi convegni e curi libri che sono in aperta contraddizione con l’evidenza scientifica e in palese contrasto con l’intero corpo della comunità scientifica internazionale? Come si sentiranno i biologi del CNR con un vice presidente che nega qualsiasi validità al loro lavoro?
Ricordiamo che non molto tempo fa già l'allora Ministro dell'Istruzione Letizia Moratti (ora sindaco di Milano) aveva tentato di togliere dai libri di testo scolastici lo studio dell'evoluzione di Darwin. Come Repubblica riporta furono in massa gli scienziati italiani a protestare di fronte a questa presa di posizione più politica che scientifica
ne ricordiamo solo alcuni:
Carlo Bernardini - Dip. di Fisica La Sapienza e Infn
Edoardo Boncinelli - Scuola Int. Sup. StudiAvanzati, Trieste
Luigi Luca Cavalli Sforza - Univ. di Stanford
Bruno Dallapiccola - Ist. Mendel, Roma
Ernesto Di Mauro - Genetica molecolare, La Sapienza.
Dir. Fond. Cenci Bolognetti
Renato Dulbecco - Nobel per la medicina
Margherita Hack - prof. ssa emerita di Astrofisica, Trieste
Giuseppe Novelli - docente di Genetica Umana, Tor Vergata
Franco Pacini - dir. Osservatorio di Arcetri
Massimo Pettoello - Mantovani - prof. di Pediatria,
Foggia e New York
Alberto Piazza - docente di Genetica Umana, Torino
Pier Franco Pignatti - presid. Soc. italiana di Genetica Umana
E' veramente triste (proprio come accaduto in Turchia quest'anno) che la politica prenda il sopravvento anche su quanto affermano studi scientifici accettati internazionalmente. Quando accadono queste cose non è molto diverso da quando accade in paesi che spesso critichiamo per il loro fanatismo religioso.
Nota. Lo Uaar aveva denunciato già 6 anni fa l'ingresso pericoloso di de Mattei alla vicepresidenza del CNR: www.uaar.it/uaar/newsletter/30.html
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