HERSCHEL MOSTRA I SUOI MUSCOLI
L'articolo seguente, traduzione di Herschel enseña sus músculos, del nostro partner spagnolo "Gravedad-Cero.org", ci viene inviato da Carlo Ferri, dottorando in Fisica presso l'Institut de Ciències de l'Espai (CSIC-IEEC) di Barcellona.
Dopo appena poco più di un mese dal suo lancio, il satellite all'infrarosso Herschel ci ha inviato le sue prime immagini del Cosmo, dimostrando il suo perfetto stato di salute dopo il lungo viaggio che lo ha portato a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra.
Insieme a Spitzer, il suo omologo nordamericano lanciato nel 2003 dalla NASA, Herschel è il rappresentante europeo per lo studio dell’Universo freddo o, in altre parole, di quegli scenari cosmici in cui processi fisici non sufficientemente caldi da emettere radiazione di luce visibile ai nostri occhi la fanno da padrone. Questi sono i protagonisti soprattutto delle nubi di formazione stellare e planetaria, sebbene l’obiettivo dei telescopi infrarossi è anche quello di sondare il centro della nostra galassia, offuscato da polvere interstellare, e rivelare la presenza di ghiacci e idrocarburi.
La sua prima presa è stata la famosa “Galassia Vortice” (o Whirlpool Galaxy) osservata per la prima volta nel 1773 da Charles Messier che la ribattezzò M51 (abbreviazione di Messier 51). Questa si trova relativamente vicina a noi, a circa 35 milioni di anni luce di distanza, nella costellazione Canes Venatici (Cani da Caccia). M51 fu la prima scoperta di una galassia con una struttura a spirale, praticamente uguale a alla nostra Via Lattea vista dall’alto.
L’immagine fu raccolta dallo strumento Photoconductor Array Camera and Spectrometer (PACS) nei giorni 14 e 15 di giugno, ovvero immediatamente dopo che il satellite aprisse per la prima volta i suoi “occhi”. E il risultato è stato semplicemente impressionante. Il confronto tra la miglior immagine di M51 ottenuta dal telescopio spaziale Spitzer (immagine a sinistra) con l’osservazione realizzata da Herschel (immagine a destra) evidenzia l’eccellente risoluzione del satellite europeo, capace di rivelare strutture impossibili da discernere nell’immagine presa dal satellite della NASA.
Allo stesso modo, quanto più piccola è la lunghezza d’onda del filtro utilizzato per fare queste “foto” – passando dalle 160 a 100 e, infine, a 70 micron – migliore è la risoluzione. Questo dimostra, quindi, l’eccellente qualità dell’ottica del telescopio e del rivelatore PACS, oltre alla superiorità di Herschel a fianco del suo “collega” nordamericano. Nonostante sia stato lanciato solo un mese fa – e si trovi ancora nella fase preliminare che precede le osservazioni scientifiche – quest’anteprima ci da la idea delle sue capacità, evidenziando come finora l’osservatorio europeo stia dimostrando le sue alte aspettative.
Tuttavia, considerando il momento di crisi economica globale, se spese ingenti di denaro come l'acquisto del giocatore di calcio Cristiano Ronaldo sono in grado di alzare un gran polverone di polemiche, nel caso del satellite Herschel (circa 1000 milioni di euro investiti nell’intera missione) la situazione è distinta. O no?
Dopo appena poco più di un mese dal suo lancio, il satellite all'infrarosso Herschel ci ha inviato le sue prime immagini del Cosmo, dimostrando il suo perfetto stato di salute dopo il lungo viaggio che lo ha portato a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra.
Insieme a Spitzer, il suo omologo nordamericano lanciato nel 2003 dalla NASA, Herschel è il rappresentante europeo per lo studio dell’Universo freddo o, in altre parole, di quegli scenari cosmici in cui processi fisici non sufficientemente caldi da emettere radiazione di luce visibile ai nostri occhi la fanno da padrone. Questi sono i protagonisti soprattutto delle nubi di formazione stellare e planetaria, sebbene l’obiettivo dei telescopi infrarossi è anche quello di sondare il centro della nostra galassia, offuscato da polvere interstellare, e rivelare la presenza di ghiacci e idrocarburi.
La sua prima presa è stata la famosa “Galassia Vortice” (o Whirlpool Galaxy) osservata per la prima volta nel 1773 da Charles Messier che la ribattezzò M51 (abbreviazione di Messier 51). Questa si trova relativamente vicina a noi, a circa 35 milioni di anni luce di distanza, nella costellazione Canes Venatici (Cani da Caccia). M51 fu la prima scoperta di una galassia con una struttura a spirale, praticamente uguale a alla nostra Via Lattea vista dall’alto.
L’immagine fu raccolta dallo strumento Photoconductor Array Camera and Spectrometer (PACS) nei giorni 14 e 15 di giugno, ovvero immediatamente dopo che il satellite aprisse per la prima volta i suoi “occhi”. E il risultato è stato semplicemente impressionante. Il confronto tra la miglior immagine di M51 ottenuta dal telescopio spaziale Spitzer (immagine a sinistra) con l’osservazione realizzata da Herschel (immagine a destra) evidenzia l’eccellente risoluzione del satellite europeo, capace di rivelare strutture impossibili da discernere nell’immagine presa dal satellite della NASA.
Allo stesso modo, quanto più piccola è la lunghezza d’onda del filtro utilizzato per fare queste “foto” – passando dalle 160 a 100 e, infine, a 70 micron – migliore è la risoluzione. Questo dimostra, quindi, l’eccellente qualità dell’ottica del telescopio e del rivelatore PACS, oltre alla superiorità di Herschel a fianco del suo “collega” nordamericano. Nonostante sia stato lanciato solo un mese fa – e si trovi ancora nella fase preliminare che precede le osservazioni scientifiche – quest’anteprima ci da la idea delle sue capacità, evidenziando come finora l’osservatorio europeo stia dimostrando le sue alte aspettative.
Tuttavia, considerando il momento di crisi economica globale, se spese ingenti di denaro come l'acquisto del giocatore di calcio Cristiano Ronaldo sono in grado di alzare un gran polverone di polemiche, nel caso del satellite Herschel (circa 1000 milioni di euro investiti nell’intera missione) la situazione è distinta. O no?
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