MARTE: ACQUA LIQUIDA A -50°C
Gravità Zero inizia da questo mese una collaborazione con i corrispondenti in terra di Spagna di un omonimo blog chiamato Gravedad Cero. Diamo loro un caloroso benvenuto: sarà un modo per noi di stringere relazioni redazionali sempre più vicine ad altre realtà europee.
La scorsa estate la missione spaziale nordamericana Phoenix rilevò per la prima volta la presenza di ghiaccio formato principalmente da molecole d'acqua al di sotto della superficie di Marte. Da allora poter scoprire un giorno la presenza di acqua allo stato liquido, e quindi di vita cellulare sul pianeta, è diventato il principale obiettivo della comunità scientifica coinvolta nello studio di questo corpo celeste. Proprio per questo da un po' di anni - grazie appunto all'interesse delle agenzie spaziali di trovare segnali di vita su altri mondi - vengono condotti progetti scientifici in determinati luoghi della Terra allo scopo di preparare future missioni incaricate di trovare tracce di vita batterica sul Pianeta Rosso.
Uno di questi è il fiume Tinto che scorre lungo i territori di Huelva, nel sud della Spagna. Il pH acido e il colore rossiccio delle sue acque ("vino tinto", in spagnolo, significa vino rosso, da qui il nome del fiume) dovuto all'alta concentrazione di minerali ferrosi, fanno di questo fiume un perfetto laboratorio terrestre per rappresentare fedelmente l'ambiente marziano. Secondo gli esperti, infatti, le sue condizioni sono talmente estreme che se venissero incontrati indizi di vita sotterranea potremmo riprodurre sulla Terra le circostanze per l'esistenza di un ecosistema vivente presente sul nostro pianeta più vicino.
Partendo dalle analisi dei campioni raccolti in Tinto scienziati spagnoli e statunitensi hanno creato il modello di un fluido che, almeno in teoria, nel passato avrebbe solcato il suolo del Pianeta Rosso. Il lavoro di ricerca, pubblicato sulla rivista Nature, suggerisce l'esistenza di una soluzione salina i cui componenti sono stati rilevati da sonde spaziali che hanno già visitato il pianeta, dalla Viking alla Spirit e la Opportunity. Con queste condizioni l'acqua liquida potrebbe esistere su Marte persino a temperature di 50 gradi sottozero, un dato compatibile con le attuali condizioni del pianeta dal momento che la sua temperatura oscilla tra i -45 e -85 gradi centigradi.
Lo studio risulta quindi essenziale per perfezionare ancora di più la caccia a possibili microrganismi marziani. E chissà che la prossima missione ExoMars dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), che sarà lanciata nel 2013, non ci dia proprio la risposta a questo appassionante enigma.
L'AUTORE
Lo studio risulta quindi essenziale per perfezionare ancora di più la caccia a possibili microrganismi marziani. E chissà che la prossima missione ExoMars dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), che sarà lanciata nel 2013, non ci dia proprio la risposta a questo appassionante enigma.
Carlo Ferri - Gravedad Cero
L'AUTORE
Carlo Ferri, sta ultimando un dottorato in Fisica presso l'Institut de Ciències de l'Espai (CSIC-IEEC) di Barcellona, in Spagna. Si occupa di astrofisica delle alte energie e in particolare del trattamento dei dati dell'XMM-Newton dell'ESA per lo studio di novae in fase di post-esplosione e di variabili cataclismiche.
Scrive regolarmente per Tuttoscienze e per El Pais.
Scrive regolarmente per Tuttoscienze e per El Pais.
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