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SPAZIO: ITALIANA LA PRIMA "RACCOLTA DIFFERENZIATA" DELLA STORIA DELL'ASTRONAUTICA

E' passato esattamente un anno da quando La SMAT (Società Metropolitana Acque Torino) siglò con Alenia Spazio un accordo per la fornitura di acqua potabile per utilizzi spaziali, la cosiddetta “acqua di volo”, che viene utilizzata sulla Stazione Spaziale Internazionale [la notizia qui e qui].

Una prestigiosa commessa che la società piemontese si è aggiudicata un anno fa sconfiggendo i colossi dell’iper-pubblicizzata acqua in bottiglia.



E ora ... un altro punto a favore dell’Italia, sempre da Torino!Recentemente è stato infatti siglato l'accordo con l'AMIANT, azienda che si è distinta in Italia per la differenziazione dei rifiuti per le utenze non domestiche.

Nella foto l'immagine della campagna che
accompagnerà l'iniziativa "made in Italy"

Un accordo con ESA e NASA porterà i contenitori dell'AMIANT in un volo di test nello spazio per la prima raccolta differenziata della storia dell'astronautica.

"Gli oggetti fabbricati dall'uomo - ha affermato in una intervista l'amministratore delegato di Amiant, l'ing. Nunzio Ciri - rimangono in orbita anche se non assolvono più alcuna funzione utile e anzi stanno aumentando in maniera sempre più preoccupante. Ufficialmente si chiamano "detriti orbitali", ma nel gergo meno ufficiale degli addetti ai lavori sono "space junk", spazzatura spaziale. E' importante trovare al più presto una loro collocazione!".

Così l'Amiant ha proposto una soluzione originale: differenziare alla fonte i detriti recuperabili in modo da permettere uno stoccaggio e un recupero a costi e tempi inferiori.
Una soluzione che ha colto di sorpresa anche gli ingegneri della National Aeronautics and Space Administration:
"E' una ulteriore riprova - ha risposto Theodore Rocket - responsabile delle ultime missioni con equipaggio umano - delle potenzialità e della creatività che appartiene alla genialità e allo spirito innovativo dell'Italia!"
Una alternativa tutta italiana alla possibilità di incenerire i rifiuti, proposta dai ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory (leggi), che però era stata accolta con molto scetticismo dalla comunità scientifica internazionale.
La proposta italiana, invece, sta riscuotendo notevoli consensi, vista anche la sua caratteristica ecologica volta al rispetto dell'ambiente.

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ore 18.00

Ve ne siete accorti? Ovviamente il cuore dell'articolo era un pesce d'aprile!

Theodore Rocket e l'ingegnere di casa nostra Nuzio Ciri (leggetelo al contrario, "ciri-nunzio") erano nomi di fantasia, come anche l'amiant: però AMIAT esiste veramente a Torino!

La notizia fantasiosa era quella riferita al riciclo dei rifiuti nello spazio.
Purtroppo il problema dei rifiuti, ma soprattutto dei detriti orbitanti attorno alla Terra rimane un problema, e continuerà ad essere un problema di sicurezza ancora per anni a venire.

Verissime invece le notizie sull'acqua del Pian della Mussa di Torino che è stata scelta per andare nello spazio, come anche la notizia sull'incenerimento dei rifiuti, che invece è tuttaltro che una ipotesi da ... gettare!





Quest'anno il premio per il miglior video del 1° aprile va senz'altro al prodotto in chiave ecologista dell’organizzazione nazionale Turismo Svizzero: "pulitori di montagne": il video è stato presentato in multi-lingue.

Pagina web: http://www.myswitzerland.com/pulitori

1 commento

Juhan ha detto...

Notevole, bravi!!!111ap