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NUOVO POLO NANOTECH TARGATO "BO"

In tempo di crisi bisogna valorizzare le preziose risorse intellettuali presenti sul territorio guardando avanti, verso settori all'avanguardia.

Sembra essere questa la filosofia dell'Università di Bologna, che da pochi giorni ha inaugurato la prima sede dell’incubatore nanotecnologico della città.

Il progetto nasce dalla mente di Gianni Lorenzoni, presidente di Almacube, incubatore di imprese che fa capo all'Università.

Lorenzoni ha osservato come nell'area di Bologna e di Modena abbiano sede numerose imprese che operano a vario titolo nell'ambito delle nanotecnologie, a formare una sorta di distretto che, a sua detta, "c'è ma non si vede".


Circa otto imprese nanotech saranno quindi ospitate nei 400 metri quadrati del nuovo distretto, presso il Cnr di Bologna: sette uffici operativi, un laboratorio con banchi e cappa chimica, microscopi a forza atomica e metallografico.

"Si tratta di un progetto per noi importantissimo perché afferma la nostra attenzione verso il sostegno alla ricerca scientifica e tecnologica e perchè si tratta di una iniziativa che ha come missione quella di tradurre i risultati della ricerca in imprese innovative" questo il pensiero di Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, finanziatrice del progetto.

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