PICCOLE, NERE E SILENZIOSE... ALLA CONQUISTA DELL'EUROPA!!!
Stiamo parlando della Lasius neglectus, una specie eurasiatica di formica molto aggressiva che sta lentamente colonizzano parchi e giardini in Europa, annientando le specie autoctone di tali ambienti.
In queste ultime settimane si è parlato di una vera e propria “bioinvasione” allarmante, che preoccupa sempre più biologi ed etologi.
La Lasius neglectus sarebbe originaria della regione del mar Nero, i primi esemplari furono individuati nel 1990 a Budapest, diffondendosi poi attraverso l’Europa, fino ad arrivare al canale della Manica e ad attraversarlo.
All’apparenza molto simili alle comuni formiche nere da giardino, hanno una struttura sociale ben diversa.
Le regine non lasciano mai la colonia per fondarne una nuova, ma si accoppiano con i maschi della loro colonia di origine, facendo crescere enormemente il numero di formiche.
Queste scavano quindi nel suolo per costruire nuovi nidi, fino a costruire quelle che vengono definite “supercolonie”, molto infestanti e dalle dieci alle 100 volte più numerose di quelle native europee.
La Lasius neglectus è onnivora e si adattata facilmente al nuovo ambiente.
In queste ultime settimane si è parlato di una vera e propria “bioinvasione” allarmante, che preoccupa sempre più biologi ed etologi.
La Lasius neglectus sarebbe originaria della regione del mar Nero, i primi esemplari furono individuati nel 1990 a Budapest, diffondendosi poi attraverso l’Europa, fino ad arrivare al canale della Manica e ad attraversarlo.
All’apparenza molto simili alle comuni formiche nere da giardino, hanno una struttura sociale ben diversa.
Le regine non lasciano mai la colonia per fondarne una nuova, ma si accoppiano con i maschi della loro colonia di origine, facendo crescere enormemente il numero di formiche.
Queste scavano quindi nel suolo per costruire nuovi nidi, fino a costruire quelle che vengono definite “supercolonie”, molto infestanti e dalle dieci alle 100 volte più numerose di quelle native europee.
La Lasius neglectus è onnivora e si adattata facilmente al nuovo ambiente.
Una volta stabilitasi in un luogo riesce a imporsi sulle altre specie, dominando l'intera fauna locale,e sostituendosi alle specie che popolano da tempo quei terreni.
Inoltre un grande vantaggio per la loro diffusione è la capacità di adattarsi in modo formidabile all’ambiente urbano, privilegiandolo per il loro insediamento a discapito ( o si dovrebbe dire a vantaggio!!) degli habitat naturali.
I ricercatori hanno localizzato colonie di “super formiche” in quattordici località europee, da Varsavia in Polonia sino a Bayramic in Turchia, in Belgio, Francia, Spagna, Germania e anche in Italia.
La diffusione iniziale di questa formica eurasiatica potrebbe essere stata causata in modo involontario da parte dell’uomo, che l’ha portata con sé, dentro uno zaino ad esempio, al ritorno da un viaggio nel mar Nero.
Gli esperti sono comunque convinti che sia solo questione di tempo: implacabile e veloce la nuova super formica colonizzerà ben presto gran parte d'Europa, arrivando fino all’estremo nord, si perchè questa formica resiste anche alle basse temperature, fino a 5 gradi sotto lo zero!!
Il parere dell’esperto
«Le formiche, sono tra i più importanti mangiatori di detriti del pianeta e con la loro azione aiutano i cicli di ricambio. C'è però un forte allarme tra gli etologi per questi numerosi e repentini cambiamenti della composizione degli animali nei nostri ecosistemi», commenta Enrico Alleva, presidente della Società italiana di etologia che mette insieme ricercatori impegnati nello studio del comportamento animale e delle sue basi biologiche.
Basti pensare che la formica di fuoco (Solenopsis invicta), comparsa per la prima volta in Alabama negli Stati Uniti nel 1930 - si è poi diffusa rapidamente in tutti gli Stati - causando danni stimati in circa 600 milioni di euro in un anno!
Per info:
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