TEATRO: FRATTALI A DONNA E SCIENZA
Domani sera saremo a Chieri allo spettacolo teatrale
“(E)STRAN(E)A”
Lo spettacolo è stato allestito più volte sia in classiche sedi teatrali che scientifiche. Si tratta di una recitazione sui frattali, con un professionista dei video e un tecnico luci, in cui si paragonano i frammenti di vita a figure matematiche: la suggestione della scienza e la passione di vivere.
La matematica seduce e appassiona: riuscire a coglierne la bellezza appare troppo spesso destinato a pochi eletti, mentre basta avere la voglia di scoprirla per esserne conquistati. Il progetto di geometria e teatro si propone di raccontare la geometria frattale utilizzando oltre al linguaggio formale della matematica anche il linguaggio teatrale: gli elementi di fascinazione che appartengono al gioco teatrale si fondono e si confondono con il linguaggio rigoroso della scienza. Difficile capire dove siano i confini, dove la geometria si trasformi in poesia e dove il gioco teatrale si trasformi in dimostrazione.
Perché la geometria frattale? Il progetto nasce dal desiderio di mostrare come la matematica possa essere un punto di vista sul mondo. La geometria frattale, insieme alla teoria della complessità e la teoria del caos, rappresenta il linguaggio utilizzato nella descrizione del nuovo pensiero scientifico, che vede nella natura e negli esseri viventi non entità isolate, ma sempre e comunque "sistemi viventi", dove il singolo è in uno stretto rapporto di interdipendenza con i suoi simili e con il sistema tutto. Con la geometria frattale è possibile scoprire che esiste un infinitamente piccolo e che l’infinito è nel modo che abbiamo di guardare quello ci sta intorno, che, se cogliamo tutti i dettagli, l’infinito è possibile viverlo, in un mondo che è al tempo stesso estremamente complesso e anche fondamentalmente semplice.
QUANDO E DOVE
22 novembre ore 21, Chieri, Conceria
29 novembre ore 21, Castelnuovo don Bosco, Ala
Compagnia Figure Capovolte
La locandina di “Donna e Scienza” mostra un volto di donna che è lo studio di un frattale (*),
Maria Rosa Menzio: Fractal 318
Maria Rosa Menzio: Fractal 318
Perché la geometria frattale? Il progetto nasce dal desiderio di mostrare come la matematica possa essere un punto di vista sul mondo. La geometria frattale, insieme alla teoria della complessità e la teoria del caos, rappresenta il linguaggio utilizzato nella descrizione del nuovo pensiero scientifico, che vede nella natura e negli esseri viventi non entità isolate, ma sempre e comunque "sistemi viventi", dove il singolo è in uno stretto rapporto di interdipendenza con i suoi simili e con il sistema tutto. Con la geometria frattale è possibile scoprire che esiste un infinitamente piccolo e che l’infinito è nel modo che abbiamo di guardare quello ci sta intorno, che, se cogliamo tutti i dettagli, l’infinito è possibile viverlo, in un mondo che è al tempo stesso estremamente complesso e anche fondamentalmente semplice.
QUANDO E DOVE
22 novembre ore 21, Chieri, Conceria
29 novembre ore 21, Castelnuovo don Bosco, Ala
Compagnia Figure Capovolte
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