HUBBLE: FOTOGRAFATI QUATTRO PIANETI EXTRASOLARI
Le immagini pubblicate su Science mostrano nel visibile, e per la prima volta nella storia dell'astronomia, ben quattro pianeti extrasolari (cioè orbitanti attorno ad altre stelle) simili ai nostri giganti gassosi, Giove, Saturno e Nettuno, anche se molto più grandi.
Il più vicino alla Terra, a soli 25 anni luce, si chiama Fomalhaut b e ruota attorno alla stella più brillante della costellazione del Pesce Australe, Fomalhaut, formatasi circa 200 milioni di anni fa (il Sole in confronto è una 'vecchia signora' di 4,5 miliardi di anni).
Il pianeta è stato fotografato dal telescopio spaziale Hubble della Nasa dopo otto anni e migliaia di foto alla stella madre fatte dal gruppo guidato da Paul Kalas dell'università della California a Berkeley.
Secondo i calcoli, Fomalhaut b avrebbe una massa compresa fra 0,3 e 2 masse di Giove e orbiterebbe a una distanza dalla stella madre pari a quattro volte quella che separa Nettuno dal Sole.
Gli altri tre pianeti appartengono a una famiglia planetaria a 130 anni luce da noi fotografata con i telescopi Keck e Gemini Nord, posti nelle Hawai, da un gruppo coordinato dal Consiglio delle Ricerche canadese, dai laboratori Nazionali di Lawerence Livermore e dall'università di Berkeley. La stella che ospita i tre mondi extrasolari è molto giovane ed è visibile ad occhio nudo nella costellazione di Pegaso.
La massa dei tre pianeti si aggira fra sette e dieci volte quella di Giove. Le loro distanze dalla stella, simili a quelli dei nostri giganti gassosi rispetto al Sole e la progressività delle orbite, con il più piccolo in una regione più interna e i maggiori all'esterno, confermerebbe, secondo gli scienziati i modelli secondo cui la formazione dei pianeti è dovuta all'accrescimento delle particelle del disco di gas e polveri che circonda le giovani stelle.
Il sito web HubbleSite
Il pianeta è stato fotografato dal telescopio spaziale Hubble della Nasa dopo otto anni e migliaia di foto alla stella madre fatte dal gruppo guidato da Paul Kalas dell'università della California a Berkeley.
Secondo i calcoli, Fomalhaut b avrebbe una massa compresa fra 0,3 e 2 masse di Giove e orbiterebbe a una distanza dalla stella madre pari a quattro volte quella che separa Nettuno dal Sole.
Gli altri tre pianeti appartengono a una famiglia planetaria a 130 anni luce da noi fotografata con i telescopi Keck e Gemini Nord, posti nelle Hawai, da un gruppo coordinato dal Consiglio delle Ricerche canadese, dai laboratori Nazionali di Lawerence Livermore e dall'università di Berkeley. La stella che ospita i tre mondi extrasolari è molto giovane ed è visibile ad occhio nudo nella costellazione di Pegaso.
La massa dei tre pianeti si aggira fra sette e dieci volte quella di Giove. Le loro distanze dalla stella, simili a quelli dei nostri giganti gassosi rispetto al Sole e la progressività delle orbite, con il più piccolo in una regione più interna e i maggiori all'esterno, confermerebbe, secondo gli scienziati i modelli secondo cui la formazione dei pianeti è dovuta all'accrescimento delle particelle del disco di gas e polveri che circonda le giovani stelle.
Il sito web HubbleSite
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