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ANTIBIOTICI: USATELI MA CON CAUTELA

Ieri c'è stata la Giornata europea degli antibiotici, che segue di alcuni giorni la conferenza stampa di presentazione della campagna "Antibiotici sì ma con cautela", che prevede l'utilizzo di vari spazi di comunicazione sulla stampa, la diffusione di spot radiofonici e cinematografici, l'affissione di manifesti fissi e "mobili" (sugli autobus).

Realizzata da Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero del Welfare si è voluto sensibilizzare gli italiani ad un uso corretto degli antibiotici. E’ infatti emerso che l'Italia è tra i paesi in Europa con il più alto tasso di antibiotico-resistenza, per cui alcuni batteri, non più sensibili all’azione distruttrice di tali farmaci, stanno diventando un'emergenza di sanità pubblica. Questa situazione ci riporta in pratica nelle stesse condizioni di impossibilità di cura dell'era pre-antibiotica in quanto non si hanno più armi per curare le infezioni.

Il fenomeno interessa ovviamente anche l’età pediatrica come è emerso nel recente “27 Congresso Nazionale di Antibioticoterapia in Età Pediatrica” tenutosi a Milano in particolare per quanto riguarda lo stafilococco aureo di comunità, i pneumococchi e i meningococchi.








Tutto ciò è in gran parte dovuto ad un uso non razionale e mirato degli antibiotici: ad un loro uso a volte sconsiderato. A conferma di ciò dal 2000 al 2007 i consumi di antibiotici sono cresciuti di circa il 18% e per alcuni prodotti le prescrizioni sono aumentate del 400% per cui oggi ogni giorno un milione e mezzo di connazionali assume un antibiotico. Nel corso del 2007 negli ospedali circa 3-4 milioni di persone hanno assunto 32 milioni di dosi di antibiotici

E’ inoltre emerso che in Italia il consumo di antibiotici, occupa il terzo posto per la spesa a carico del Ssn e il quinto se si considerano anche gli acquisti fatti direttamente dai. Il maggior consumo si ha al Centro Sud, con Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia che superano la media nazionale. Tra le cause più frequenti di prescrizione degli antibiotici figurano al primo posto le infezioni delle vie respiratorie (60%), seguite da quelle del vie urinarie (19%), dell'orecchio (6%) del cavo orale (6%). La bronchite raccoglie il 29% delle 'ricette', seguita da faringite (19%), tonsillite (14,6%), influenza (12,3%), anche se tali patologie sono prevalentemente di origine virale, per cui l’uso degli antibiotici non è proprio raccomandato. Le molecole più prescritte sono risultate la moxifloxacina, che dal 2000 al 2007 ha avuto un incremento di prescrizione del 398%, l’ amoxicillina+acido clavulanico con un incremento del 100%, l’azitromicina con incremento del 23,9% e la claritromicina (macrolidi) con incremento del 25,6%. Tali incrementi non essendo giustificati da dati epidemiologici fanno pensare anche a dei problemi di natura prescrittiva.

Il fenomeno dell'antibiotico resistenza, “poco conosciuto e sottovalutato dai cittadini", è ben noto ai medici in quanto era stato segnalato subito dopo che la Penicillina, inizialmente usata solo per scopi militari cioè per curare i soldati alleati nei vari campi di battaglia durante la II Guerra mondiale, è stata diffusamente commercializzata ed usata.

Fra i molti batteri resistenti va segnalato l'Escherichia Coli, importante e frequente agente patogeno di gastroenteriti e setticemie, la cui resistenza verso i fluorochinolonici è passata in Italia dal 10% del 2002 al 50% quasi del 2007".

Per lo staffilococco aureo, causa di polmoniti di comunità, le resistenze superano il 50%".
La conferenza stampa di presentazione della campagna "Antibiotici si', ma con cautela", vuole pertanto essere un invito a cittadini e medici ad un uso oculato e razionale degli antibiotici.

I cittadini potranno avere risposti a quesiti sull'uso di questi farmaci attraverso il numero verde predisposto dall'Agenzia italiana del farmaco 800571661; l'Aifa mette inoltre a disposizione un sito dove è possibile raccogliere informazioni sull'uso appropriato degli antibiotici e sulla Giornata stessa.

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