TORINO CAPITALE EUROPEA DELLA CHIMICA: INTERVISTA AL DR DANG THANH TUNG
Ricordate l'importante Congresso Europeo della Chimica [ne abbiamo parlato qui] che si è svolto a Torino il 20 settembre scorso alla presenza di ben quattro Premi Nobel?
Grazie alla collaborazione della mia amica e collega, la dottoressa Van Anh Nguyen, che cura i contenuti del sito web viet it affairs, abbiamo potuto intervistare nella sua lingua madre, il vietnamita, uno dei 100 giovani ricercatori arrivati da oltre 30 paesi all'evento: il Dr Dang Thanh Tung - partecipante al concorso europeo per giovani chimici, che dal Viet Nam ha scelto la Germania per svolgere il suo dottorato di ricerca.
Ci racconta brevemente come è avvenuta la sua formazione accademica?
Mi sono diplomato, nel 2006, in chimica presso il Dipartimento di Chimica dell'Università di Scienze Naturali di Ha Noi, Università Nazionale. Durante il master, ho frequentato anche un programma di collaborazione fra due università, Università Nazionale del Viet Nam e Università degli Studi di Greifswald, Germania. Sono stato baciato dalla fortuna poiché sono stato scelto per svolgere un dottorato di ricerca presso quest'università tedesca. A seguito del trasferimento del mio tutor accademico dall'Università di Greifswald al quella di Rostock, attualmente, sto svolgendo il mio dottorato di ricerca presso quest' ultima Università.
Di cosa si occupa attualmente presso l'Università di Rodstok?
Come ho anticipato prima, sono un dottorando presso Università degli Studi di Rostock - Dipartimento di Chimica e il mio tutor accademico è il Prof. Peter Langer.
Perché ha scelto la Germania per svolgere la sua attività di ricerca?
Da studente appena diplomato, desideravo un‘esperienza formativa nel campo della ricerca presso un'università di un paese sviluppato nel mondo e, per fortuna, dalla Germania mi è arrivata un'interessante opportunità che ho immediatamente colto.
Qui in Italia riteniamo che nella ricerca ci siano poche opportunità per i giovani di talento come lei (a causa degli scarsi investimenti e della mancanza di meritocrazia). Cosa che non accade in altri paesi della UE. Cosa pensa lei o i suoi colleghi della ricerca in Italia?
Non penso che la situazione della ricerca in Italia sia così negativa come descritta. Le statistiche mondiali relative alle attività di ricerca a cui le università italiane partecipano evidenziano che l'Italia ha una posizione simile a quella dei più avanzati paesi europei (Germania, Francia e Spagna). Inoltre, il numero di università e Istituti di ricerca in Italia, che svolgono attività di ricerca è paragonabile a quella degli altri paesi europei.
La borsa di studio dei dottorandi in Germania è simile a quella in Italia.
Lei ha partecipato all'EUROPEAN YOUNG CHEMIST AWARD? Se si con quale ricerca o gruppo di ricerca? E con quali aspettative?
Ho partecipato all‘EUROPEAN YOUNG CHEMIST AWARD, presentando una ricerca dal titolo: Regioselective palladium-catalyzed reactions of tetrabromothiophene, selenophene and -N-methylpyrrole. L'aspettativa e il motivo per cui ho partecipato a tale concorso è stato valutare l'apporto delle mie ricerche alla scienza, in generale, comparate a quelle svolte dagli altri gruppi di ricerca in Europa.
Come giudica la ricerca nel suo paese di origine? Vede delle potenzialità in Viet Nam ora che, lo dicono i media, il suo paese sta attraversando una fase di forte crescita economica?
Le attività di ricerca in Viet Nam risultano, attualmente, non ancora a livello degli altri paesi più avanzati, ma viste le potenzialità dei giovani vietnamiti in termine di intelligenza, capacità creativa, impegno e intraprendenza, questa differenza potrà essere, in pochi anni, colmata.
Per quanto riguarda l'economia del Viet Nam, penso che il mio paese possieda molte potenzialità in più settori e credo che in futuro diventerà sempre più forte e sviluppato in tutti gli aspetti.
Cosa consiglierebbe a un giovane del suo paese che desideri intraprendere una carriera promettente nella ricerca scientifica?
Vista la mia giovane età e poca esperienza, non sono in grado di dare un giudizio su quali consigli da dare a un giovane del mio paese.
Comunque sia, vorrei raccontarvi un percorso standard per diventare Professore universitario nei paesi sviluppati, come la Germania. Dopo il diploma post - universitario, si può cominciare a lavorare come dottorando per 3 - 4 anni. Dopo questo periodo, si partecipa ad un gruppo di ricerca nei paesi avanzati (Inghilterra e Stati Uniti sono i due paesi più scelti) per 2 - 3 anni in qualità di postdoc - post dottorato. Il successivo passo è quello di svolgere la ricerca di Dr Habilitation - Ricerca post - Professore in solitaria per 3 - 5 anni. Dopo tutto questi passi, se si è fortunati si diventa professore.
Come si può vedere, per intraprendere una carriera universitaria è necessaria una grande passione per la ricerca. Mi auguro che voi, giovani, facciate le scelte giuste e abbiate successo nella vostra vita.
Dott. Dang Thanh Tung, La ringraziamo per la collaborativa intervista e mi auguro che Lei raccolga sempre più successi nella sua carriera universitaria.
EUCHEMS
Hanno partecipato 100 ricercatori con meno di 35 anni (di cui il 63% donne), provenienti da 30 paesi. Sebbene la maggior parte provenisse da Italia, Spagna e Germania, erano comunque rappresentati la maggioranza dei paesi europei; così come non sono mancati esponenti da tutto il mondo: Giappone, Australia, USA, Brasile, Marocco e Viet Nam.
L'intervista è presente anche sul sito viet it affairs: lingua italiana - lingua vietnamita
Blog:
vietitaffairs-it.blogspot.com
vietitaffairs-vn.blogspot.com
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