GOOGLE DEVELOPER DAY 2008, IERI A MILANO LA SECONDA EDIZIONE
Si è svolta ieri a Milano la seconda edizione del Google Developer Day, l’evento dedicato agli sviluppatori che utilizzano i tool e le tecnologie di Google.
La giornata ha avuto inizio alle nove del mattino, ora in cui hanno incominciato ad accalcarsi all’ingresso del Nhong hotel di via Tortona i più di 300 web developers accorsi per presenziare all’evento, che tra le nove e le undici hanno atteso in una lunga fila che arrivava fino alla strada.
Primo passo per ognuno dei developers è stata la difficile scelta dei seminari a cui prendere parte e la registrazione, perché purtroppo molti seminari erano sovrapposti e non era quindi possibile prendere parte a tutti.
In tutta la giornata si sono svolti una dozzina di seminari e quattro codelab (qui il programma dell’evento), ovvero vere e proprie esercitazioni guidate dagli stessi ingegneri Google che hanno stanno lavorando alle tecnologie presentate.
Tutti i seminari, e non solo i codelab, hanno avuto un taglio molto tecnico, con consigli pratici per uno sviluppo più veloce e più efficiente di una nuova generazione di applicazioni web.
Tra i temi affrontati: lo sviluppo di applicazioni per social network, per cui Google offre OpenSocial, un API compatibile con più piattaforme (tra cui mySpace, Hi5, linkedIn e molti altri anche se per ora resta escluso Facebook), nell’ambito mobile si è discusso Android, la piattaforma aperta, delle 34 società della Open Handset Alliance, e, naturalmente, è stato discussa la nuova API Gears Geolocation, presentata da Google proprio ieri, per migliorare le applicazioni di geolocalizzazione sia su notebook che su cellulare, argomento anche di un codelab, e poi Gears, Web Toolkit e App Engine, e molto altro. Tema trasversale a tutti gli incontri, ma a cui è stato dedicato anche un seminario specifico è stato l'open web, quindi tutte le tecnologie open source ad oggi supportate dai browser.
Gli elementi alla base delle novità presentate al Google developer day possono essere riassunte in tre principi: “open, fast and easy”. In altre parole: standard aperti, come noto tutti i prodotti Google sono opensource, maggiore velocità, come ad esempio il nuovo velocissimo browser Chrome - purtroppo per ora disponibile solo per windows ma che sarà presto disponibile anche per mac e linux, come hanno più volte dichiarato in risposta alle richieste dei developers impazienti - e V8, la javascript virtual machine in grado di eseguire gli script in modo molto più performante, in ultimo, facilità, ovvero API e tools potenti ma intuitivi, con un’alta curva di apprendimento perché gli sviluppatori possano trarne il massimo vantaggio senza dedicare lunghi periodi all’apprendimento.
Ogni seminario ha avuto la durata di un’ora e sono stati intervallati da piacevoli break con abbondanti buffet, un ottimo momento per interagire e scambiare opinioni con gli altri developers ma anche per rivolgere agli esperti di Google domande specifiche a tu per tu, come loro stessi invitavano a fare al termine dei loro interventi.
Il bilancio dell’evento è sicuramente positivo, come confermato dalla numerosa partecipazione, gli speaker - tutti stranieri e con indosso il camice bianco con lo slogan “mi sento fortunato”- sono stati tutti piacevoli da ascoltare e molto disponibili. Il livello degli interventi è stato piuttosto avanzato, anche rispetto alle risposte del pubblico presente, di cui solo una parte si dichiarava già famigliare con le tecnologie presentate. Unica nota negativa la sovrapposizione dei seminari, e il numero piuttosto limitato di posti a disposizione per ognuno.
In conclusione possiamo che dire che il google developers day è stata una bella esperienza e che confidiamo che venga ripetuta negli anni futuri.
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