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I 4 ESPERIMENTI DELL'ACCELERATORE LHC DEL CERN


Tengo a precisare, soprattutto nei riguardi di quei giornalisti catastrofisti, che quanto avvenuto due giorni fa all'acceleratore LHC del CERN, e che molti giornali si sono affrettati a definire "un esperimento riuscito", NON E' STATO AFFATTO UN ESPERIMENTO, ed è stato un grave errore di cronaca giornalistica averlo definito tale!

Il 10 settembre abbiamo "solo" assistito all'iniezione di un fascio di protoni, che è servito come prova - per così dire - di "rodaggio" del potente acceleratore di particelle.

Nessun esperimento è stato ancora condotto! E, dunque, l'infantile timore per la creazione di mini buchi neri distruttivi e paventato da tutti i giornali - se solo i quotidiani fossero coerenti - dovrebbe ancora essere presente sulle prime pagine, dato che la collisione protone-protone avverrà solo nei prossimi giorni! Mah! Ulteriore esempio della superficialità delle testate giornalistiche nel trattare argomenti scientifici!

Comunque, torniamo con i piedi per terra dicendo che ci vorranno mesi, se non anni per ottenere significativi risultati dagli esperimenti che, questi si, verranno condotti a partire dalle prossime settimane, facendo collidere i due fasci di protoni sparati in direzioni opposte.

Ma allora vediamo seriamente quali sono gli esperimenti principali che saranno condotti nei prossimi anni in quello che è stato definito, a ragione, il più grande laboratorio del mondo!

Sono Cms, Atlas, Alice e Lhcb i nomi dei quattro esperimenti dell'acceleratore Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra. Ognuno di essi occupa una gigantesca caverna all'interno del tunnel da 27 chilometri percorso dall'acceleratore e contiene apparti sperimentali all'avanguardia della tecnologia.

Ecco i loro obiettivi:

CMS: Compact Muon Solenoid, andrà a caccia del bosone di Higgs, la particella in grado di far aggregare tutte le altre particelle e dalla quale dipende la massa. Inoltre cercherà di spiegare perché la materia ha finito con il prevalere sull'antimateria e indagherà sulla materia oscura. E' un gigantesco rivelatore che contiene il più grande solenoide del mondo, pesante 12.500 tonnellate.

ATLAS: A Toroidal Lhc Apparatus, alto come un palazzo di cinque piani, è il più importante rivelatore dell'Lhc. Oltre a dare la caccia a bosone di Higgs, materia oscura e antimateria, cercherà di verificare se in realtà le forze della natura sono una sola, se esistono superparticelle (o particelle ombra di quelle previste dalla fisica attuale) e se esistono anche nuovi mattoni della materia e nuove forze.

ALICE: A Large Ion Collider Experiment, è un apparato alto 16 metri e lungo 20 che studia collisioni fra nuclei di piombo anziché fra protoni. E' qui che i fisici sperano di riuscire a ricreare il plasma di particelle (quark e gluoni), ossia lo stato della materia esistito per pochi miliardesimi di secondo subito dopo il Big Bang.

LHCb: Large Hadron Collider beauty, cercherà di capire che cosa è successo fra materia e antimateria subito dopo il Big Bang grazie ai suoi 435 metri quadrati di rivelatori.


Alcuni degli obiettivi degli scienziati del CERN che, ricordiamo, appartengono a 40 paesi del mondo saranno:

1) la rilevazione di altre dimensioni oltre a quelle conosciute
2) la possibilità di sapere qualcosa di più sulla misteriosa materia oscura dell'universo
3) la scoperta del Bosone di Higgs, dal quale forse dipende l'esistenza della massa, vale a dire che l'aggregazione di tutte le particelle esistenti e che è in pratica la proprietà della materia che ci permette di esistere.
4) La soluzione del problema della scomparsa dell'antimateria.


MA A CHE SERVE TUTTO QUESTO?

C'è chi (giustamente) chiede se questi esperimenti saranno utili all'umanità o se potranno invece avere implicazioni belliche!

Dovete sapere che al CERN collaborano persone provenienti da tutti i paesi del mondo. E' uno dei pochi luoghi in cui riescono a lavorare insieme persone provenienti da paesi in guerra tra loro, come ad esempio israeliani e palestinesi. In questo senso il CERN è un laboratorio di pace.

Per quanto riguarda l'LHC si tratta di ricerca di base e non applicata. Dunque le scoperte saranno utilizzate dai rispettivi paesi che partecipano tra anni, decine di anni.

Inoltre una delle garanzie per l'utilizzo pacifico delle scoperte scientifiche al Cern è proprio la condivisione delle conoscenze. Non c'è la segretezza che contraddistingue invece le applicazioni militari.

Infine, faccio notare che i 6 miliardi di euro, racimolati con fatica in 20 anni con numerosi tagli alla ricerca, sono briciole spalmante su 40 paesi ... oltretutto se confrontate con la spesa militare che ogni anno - ad esempio - effettua la sola Italia: 30 miliardi di euro/anno! O pensiamo ai 500 miliardi di euro spesi in armamenti dal mio paese, gli USA, nel solo 2006 (fonte SIPRI).

L'Italia ha investito circa il 12% nell'LHC e dunque circa 800 milioni di euro! Che oltretutto non sono soldi persi perché il Cern ha commissionato all'Italia commesse al di sopra della contribuzione italiana al CERN. Vale a dire che i ritorni economici per le imprese del Bel Paese sono superiori all'investimento effettuato!

Tutto ciò che verrà realizzato al Cern, come già è stato fatto in passato, salvando molte vite, grazie alle ricadute nel settore medico-scientifico, verrà utilizzato per il bene comune.
I soldi investiti in ricerca sono quelli meglio spesi in assoluto!


8 commenti

Anonimo ha detto...

Se la quota dell'Italia è di circa il 12%, non dovrebbero essere circa 8.000.000 di euro (7.200.000 per la precisione se calcolati su 6 miliardi)? Nell'articolo si parla di circa 800.000 euro.

Anonimo ha detto...

...Pardòn, mi sono confuso, intendevo circa 800.000.000 di euro (per la precisione 720.000.000).

Redazione ha detto...

Corretto! Molte grazie per la segnalazione!

Anonimo ha detto...

...è rimasto 800.000 a fianco del dato corretto! queste cifre oltre che far girare i protoni fanno girare anche la testa :)

Emanuele ha detto...

Ho trovato l'articolo veramente interessante. Grazie, e complimenti per la chiarezza dell'esposizione!

Austinn Carrara ha detto...

Grazie Emanuele! Giudizi come i tuoi sono per noi uno stimolo per continuare sempre in meglio!

Continua naturalmente a seguirci e a segnalarci qualsiasi suggerimento per poter migliorare.

A presto!

Anonimo ha detto...

è vero i giornalisti non si sa se ci fanno o ci sono, comunque le sparano senza cognizione di causa..mi ha un po' inquietato invece (anche se non si capisce se è lui a rilasciare l'intervista) il commento di Paul Davies, non certo un tuttologo o uno scienziato alternativo", bensì uno di più noti divulgatori di fisica e astrofisica che pare aver paventato pericoli...che ne dite?

Emanuele ha detto...

A proposito del Bosone di Higgs, segnalo una interessante intervista al suo scopritore, pubblicata su "The Guardian" a novembre dello scorso anno. E' in inglese:

http://www.guardian.co.uk/science/2007/nov/17/sciencenews.particlephysics