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SCIENZIATI STRANIERI PRESENTI SUL WEB PIU' DEGLI ITALIANI


L'appello di Paolo Amoroso sul suo Blog "Avventure planetarie" riprende la questione pubblicata qualche post addietro, sulla constatazione di quanto siano ancora pochi gli scienziati italiani, rispetto ai colleghi stranieri, che utilizzino i nuovi media (blog, twitter, SciVee, ecc.).

I più lo fanno per comunicare al pubblico, o ai colleghi di altre discipline, le proprie attività scientifiche.

I motivi di questa defezione sono principalmente due: il primo è stato sollevato dalla scienziata Ilaria Capua in un recente convegno svoltosi a Torino [qui] e consiste essenzialmente nella poca dimestichezza che i colleghi scienziati continuano ad avere con la lingua inglese, ormai imprescindibile dalla divulgazione e dalla pubblicazione di articoli anche attraverso il web.

Il secondo motivo, altrettanto importante, è una diffidenza dei nostri ricercatori nella possibilità di divulgare attraverso un blog o un media diverso da canali tradizionali considerati più ortodossi (es. riviste specialistiche) le proprie ricerche.

Altri motivi portati a ragione di questa mancata presenza sono la scarsità di tempo personale da dedicare e l'indifferenza in tutto ciò che esula dalla propria attività scientifica o di laboratorio.

La scarsa dimestichezza con tali media aumenta poi il divario tra i nostri ricercatori e i colleghi stranieri. Sta di fatto che i blogger più attivi sono proprio i ricercatori italiani che si sono trasferiti all'estero per lavoro, e che hanno adottato la lingua inglese per la comunicazione attraverso gli strumenti del Web 2.0.

Ragion per cui, come Amoroso sottolinea, Cosmic Diary, uno dei più importanti progetti dell'Anno Internazionale dell'Astronomia 2009, che pur vede 24 astronomi professionisti di diverse nazioni raccontare con dei blog al pubblico del lavoro scientifico che svolgono, al momento non vede ancora nessun italiano tra i collaboratori.

Davvero deludente, se pensiamo che l'anno dell'astronomia celebrerà il 400° anniversario delle prime osservazioni telescopiche proprio di un italiano: Galilei.


OGGI NASCE FRED HOYLE

Vorrei ricordare, oggi, la nascita dell'astrofisico inglese Sir Fred Hoyle (1915-2001), teorizzatore dell'Universo stazionario e avversario della teoria del big bang (termine che però fu da lui stesso coniato).
Fu sicuramente un attivo divulgatore, nonché scrittore di ottimi romanzi di fantascenza.
Qualcuno ricorderà ancora il suo A come Andromeda (A For Andromeda, 1962) diventato una serie TV molto amata dagli appassionati, come me, della science fiction.



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