LA MISSIONE ITALIANA IN ANTARTIDE E' IN PERICOLO
Il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra) è in pericolo chiusura.
Dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca non è arrivata infatti ancora alcuna risposta alla recente richiesta di un finanziamento di 17 milioni per una spedizione di emergenza.
"Ci aspettavamo una risposta nel giro di una settimana, visto che i tempi sono già strettissimi ed è impossibile cominciare a lavorare in luglio per una spedizione antartica che deve partire all'inizio di ottobre", ha spiegato il direttore del consorzio per l'attuazione del Pnra Antonino Cucinotta. "Dubito - ha concluso - che al ministero abbiano capito l'urgenza della situazione. Il consorzio per l'attuazione del Pnra può spendere soldi soltanto dopo che il governo ne ha autorizzato la spesa".
La perdita di questa missione sarebbe un duro colpo per la ricerca scientifica italiana perché non soltanto la prossima spedizione rischia così di non partire, ma lo stesso impegno italiano in Antartide potrebbe avere fine dopo oltre venti anni di attività e un investimento complessivo di oltre 500 miliardi.
Il 25 giugno la decisione. La decisione se sospendere la missione verrà presa mercoledì prossimo, 25 giugno. Il presidente del consorzio per l'attuazione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), Pier Angelo Guermani, ha infatti convocato per quella data il cda e l'assemblea dei soci. «In quell'occasione - ha detto - saranno prese le decisioni più opportune in relazione alla situazione in quel momento»
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