8 MARZO - NOBEL NEGATI ALLE DONNE DI SCIENZA
Apre al pubblico sabato 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, e resterà visibile fino a giovedì 20 al Museo di Palazzo Poggi di Bologna la mostra "Nobel negati alle donne di scienza": dodici opere e un video per raccontare le storie di sei studiose che, nonostante gli importanti studi realizzati, non hanno mai ricevuto il prestigioso riconoscimento
Dal 1901 - anno dell’istituzione del premio Nobel - sono state solo undici le scienziate alle quali è stato attribuito un riconoscimento per le discipline scientifiche nei settori della chimica, della fisica e della medicina, su oltre cinquecento premi assegnati.
La mostra racconta la storia di donne che, pur avendo contribuito in modo decisivo al progresso scientifico in differenti campi del sapere e della ricerca, non hanno ottenuto questo meritato riconoscimento, alcune delle quali vedendo premiati, per ricerche analoghe, i loro colleghi.
Qui di seguito il video tratto dallo spettacolo "Photograph 51" sulla vita di Rosalind Franklin, la donna che scattò la prima foto alla struttura del DNA. Fu la prova che permise a Watson e Crick, venuti segretamente in possesso del materiale, di pubblicare la descrizione della molecola. Produzione CineTeatro Baretti, Torino.
Le protagoniste della mostra
Rosalind Franklin (1920 – 1958)
Il suo rilevante contributo lo diede alla biologia molecolare, fornendo le prove sperimentali della struttura del DNA. Tuttavia non fu lei a ottenere il Nobel ma i suoi colleghi Wilkins, Watson e Crick che realizzarono il modello a doppia elica grazie alle fotografie della diffrazione ai raggi X del DNA scattate dalla Franklin, che Wilkins aveva sottratto dal laboratorio della scienziata. La verità fu rivelata solo molti anni dopo, dallo stesso Watson, nel suo libro "La doppia elica", dove lo scienziato racconta l'episodio del furto in termini scherzosi.
Jocelyn Bell-Burnell (1943 - )
Mentre era ancora studente di Astronomia soprì le pulsar, corpi stellari di cui non era ancora nota l'esistenza. Il Nobel per la scoperta però fu assegnato al relatore della sua tesi, il professor Anthony Ewish.
Lise Meitner (1878 - 1968)
Fu la prima donna a ottenere una cattedra di fisica presso una università tedesca. Il suo contributo fu la prima interpretazione esatta della fissione nucleare, ma il Nobel fu assegnato solo ad Otto Hahn con cui aveva lavorato in questo campo.
Chien-Shiung Wu (1912 – 1997)
Partecipò al Progetto Manhattan. Il suo risultato scientifico più importante fu la dimostrazione, mediante un esperimento da lei sviluppato, che il "principio di parità" fino ad allora ritenuto intoccabile non è sempre valido in campo subatomico (nelle interazioni deboli). Per questa scopera il Nobel andò ai suoi colleghi Tsung Dao Lee e Chen Ning Yang.
Annie Jump Cannon (1863 - 1941)
Prima donna eletta Direttore della American Astronomical Society, all'osservatorio dell'Università Harvard di Cambridge, Massachusetts, scoprì 300 stelle variabili, cinque novae e una "nova nana" (SS Cygni). E' ricordata soprattutto per la lunga ricerca, finanziata da Ruth Draper, durante la quale analizzò e catalogò circa 500 mila spettri stellari. Ne teorizzò le differenze, gettando cosi le basi dello studio dell'evoluzione delle stelle. Il suo metodo per classificarle é tuttora in uso.
Nettie Maria Stevens (1861-1912)
Un delle prime donne a legare il suo nome ai successi della biologia. Nel 1905 merirò il premio "Ellen Richards" e durante lo stesso anno pubblicò i dati di una ricerca che avrebbe rivoluzionato le conoscenze biologiche sulla determinazione ereditaria del sesso attraverso i cromosomi, ponendo le basi teoriche e metodologiche su cui si fonderà nel 1910 il famoso laboratorio delle mosche drosofile, diretto da T. H. Morgan (premio Nobel di genetica nel 1933).
Scarica il PDF della locandina della mostra
NOBEL NEGATI ALLE DONNE DI SCIENZA
Museo di Palazzo Poggi | Via Zamboni 33, Bologna | 8-20 marzo 2008
La mostra "Nobel negati alle donne di scienza" sarà visibile fino a giovedì 20 marzo, aperta da martedì a venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16, e sabato e domenica, dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 17,30.
Nella giornata di apertura, sabato 8, Festa delle Donne sarà offerta alle ore 16 una visita guidata. Un'ulteriore visita guidata è prevista poi per sabato 15, alle ore 11,30.
Parallelamente alla mostra sono inoltre previste due iniziative realizzate da ScienzaGiovane con il contributo di UniboCultura.
Martedì 11 marzo, alle ore 21, presso l'Aula Absidale di Santa Lucia (Via de' Chiari, 25/a), si terrà la conferenza-spettacolo "Lise Meitner - Microfisica inquieta", una lettura scenica biografica della Compagnia Teatrale TERZADECADE L'aquila Signorina.
Sabato 15 marzo, alle ore 10, nell'Aula D di Viale Berti Pichat 6/2 avrà invece luogo l'incontro "Donne e Scienza", a cura del Gruppo di Comunicazione della Scienza dell’Università di Bologna.
La mostra racconta la storia di donne che, pur avendo contribuito in modo decisivo al progresso scientifico in differenti campi del sapere e della ricerca, non hanno ottenuto questo meritato riconoscimento, alcune delle quali vedendo premiati, per ricerche analoghe, i loro colleghi.
Qui di seguito il video tratto dallo spettacolo "Photograph 51" sulla vita di Rosalind Franklin, la donna che scattò la prima foto alla struttura del DNA. Fu la prova che permise a Watson e Crick, venuti segretamente in possesso del materiale, di pubblicare la descrizione della molecola. Produzione CineTeatro Baretti, Torino.
Le protagoniste della mostra
Rosalind Franklin (1920 – 1958)
Il suo rilevante contributo lo diede alla biologia molecolare, fornendo le prove sperimentali della struttura del DNA. Tuttavia non fu lei a ottenere il Nobel ma i suoi colleghi Wilkins, Watson e Crick che realizzarono il modello a doppia elica grazie alle fotografie della diffrazione ai raggi X del DNA scattate dalla Franklin, che Wilkins aveva sottratto dal laboratorio della scienziata. La verità fu rivelata solo molti anni dopo, dallo stesso Watson, nel suo libro "La doppia elica", dove lo scienziato racconta l'episodio del furto in termini scherzosi.
Jocelyn Bell-Burnell (1943 - )
Mentre era ancora studente di Astronomia soprì le pulsar, corpi stellari di cui non era ancora nota l'esistenza. Il Nobel per la scoperta però fu assegnato al relatore della sua tesi, il professor Anthony Ewish.
Lise Meitner (1878 - 1968)
Fu la prima donna a ottenere una cattedra di fisica presso una università tedesca. Il suo contributo fu la prima interpretazione esatta della fissione nucleare, ma il Nobel fu assegnato solo ad Otto Hahn con cui aveva lavorato in questo campo.
Chien-Shiung Wu (1912 – 1997)
Partecipò al Progetto Manhattan. Il suo risultato scientifico più importante fu la dimostrazione, mediante un esperimento da lei sviluppato, che il "principio di parità" fino ad allora ritenuto intoccabile non è sempre valido in campo subatomico (nelle interazioni deboli). Per questa scopera il Nobel andò ai suoi colleghi Tsung Dao Lee e Chen Ning Yang.
Annie Jump Cannon (1863 - 1941)
Prima donna eletta Direttore della American Astronomical Society, all'osservatorio dell'Università Harvard di Cambridge, Massachusetts, scoprì 300 stelle variabili, cinque novae e una "nova nana" (SS Cygni). E' ricordata soprattutto per la lunga ricerca, finanziata da Ruth Draper, durante la quale analizzò e catalogò circa 500 mila spettri stellari. Ne teorizzò le differenze, gettando cosi le basi dello studio dell'evoluzione delle stelle. Il suo metodo per classificarle é tuttora in uso.
Nettie Maria Stevens (1861-1912)
Un delle prime donne a legare il suo nome ai successi della biologia. Nel 1905 merirò il premio "Ellen Richards" e durante lo stesso anno pubblicò i dati di una ricerca che avrebbe rivoluzionato le conoscenze biologiche sulla determinazione ereditaria del sesso attraverso i cromosomi, ponendo le basi teoriche e metodologiche su cui si fonderà nel 1910 il famoso laboratorio delle mosche drosofile, diretto da T. H. Morgan (premio Nobel di genetica nel 1933).
Scarica il PDF della locandina della mostra
NOBEL NEGATI ALLE DONNE DI SCIENZA Museo di Palazzo Poggi | Via Zamboni 33, Bologna | 8-20 marzo 2008
La mostra "Nobel negati alle donne di scienza" sarà visibile fino a giovedì 20 marzo, aperta da martedì a venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16, e sabato e domenica, dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 17,30.
Nella giornata di apertura, sabato 8, Festa delle Donne sarà offerta alle ore 16 una visita guidata. Un'ulteriore visita guidata è prevista poi per sabato 15, alle ore 11,30.
Parallelamente alla mostra sono inoltre previste due iniziative realizzate da ScienzaGiovane con il contributo di UniboCultura.
Martedì 11 marzo, alle ore 21, presso l'Aula Absidale di Santa Lucia (Via de' Chiari, 25/a), si terrà la conferenza-spettacolo "Lise Meitner - Microfisica inquieta", una lettura scenica biografica della Compagnia Teatrale TERZADECADE L'aquila Signorina.
Sabato 15 marzo, alle ore 10, nell'Aula D di Viale Berti Pichat 6/2 avrà invece luogo l'incontro "Donne e Scienza", a cura del Gruppo di Comunicazione della Scienza dell’Università di Bologna.
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