C'E' VITA SU MARTE?
È una roccia un po' insolita? Un semplice gioco di ombre? O veramente si tratta di qualche strana creatura marziana?
Dalle ultime foto panoramiche scattate appunto da uno dei due robot della Nasa in missione sulla superficie marziana nell'ambito dell'operazione Mars Explorer nasce questo interrogativo.
Nonostante le tempeste di sabbia siano incessanti, sono ancora in attività le due rover robotizzate Spirit e Opportunity che dal 2004 hanno continuato a marciare sul suolo mandando immagini a 360 gradi e dati sulla conformazione del pianeta.
Ecco che da una delle foto scattate si intravede, infatti, una figura misteriosa, molto simile alla sirenetta di Copenaghen.
I giornali londinesi Daily Mail e Times si domandano - non senza ironia - se effettivamente la sonda abbia scoperto finalmente la vita su Marte. Per il Daily Mail ha tutta l'aria di essere «una figura femminile che distende un braccio»; per il Times è «Bin Laden che si nasconde a 300 milioni di miglia di distanza dalla Terra».
Tuttavia sappiamo molto bene di cosa si tratta, ovvero come in passato è stato per il volto su marte (poi smascherato a una più attenta analisi).
Il fenomeno per cui noi tendiamo a dare un significato a una figura ambigua si chiama “pareidolia”. E’ lo stesso meccanismo per cui guardando le nuvole ci sembra di riconoscere un uccello oppure una nave.
Date ad esempio uno sguardo a questi esempi sul blog di Massimo Polidoro
Sul web sono nati dei blog tematici che raccolgono le tante variazioni sul riconoscimento di volti e corpi negli oggetti inanimati, eccone alcuni: Face in Places, Curious Faces, Nature Optical Illusion
Non c'è dunque nulla di particolarmente misterioso nel riconoscimento di volti o corpi in oggetti inanimati: è una caratteristica intrinseca dell'evoluzione del nostro cervello e dei centri adibiti al riconoscimento.
Nonostante si conoscano bene questi meccanismi mentali, questo non farà che alimentare le fantasie, ma attenzione: i media (giornali e TV), insistono nel dire che per gli ufologi si tratta della prova certa che su Marte ci sono tracce di vita - come sempre sfruttando l'evento mediatico di questa scoperta - ma non tengono in considerazione il fatto che, anche tra i vari appassionati di ufologia, gli argomenti possano essere affrontati con senso di scetticismo o ancor meglio di oggettività.
Per alcuni giornalisti, purtroppo, qualche "bugia" è giustificabile per il fatto di riuscire vendere qualche copia in più delle proprie testate... tanté che gli stessi siti che si occupano di ufologia stanno prendendo le distanze dal presappochismo di certa stampa.
Dalle ultime foto panoramiche scattate appunto da uno dei due robot della Nasa in missione sulla superficie marziana nell'ambito dell'operazione Mars Explorer nasce questo interrogativo.
Nonostante le tempeste di sabbia siano incessanti, sono ancora in attività le due rover robotizzate Spirit e Opportunity che dal 2004 hanno continuato a marciare sul suolo mandando immagini a 360 gradi e dati sulla conformazione del pianeta.
Ecco che da una delle foto scattate si intravede, infatti, una figura misteriosa, molto simile alla sirenetta di Copenaghen.
I giornali londinesi Daily Mail e Times si domandano - non senza ironia - se effettivamente la sonda abbia scoperto finalmente la vita su Marte. Per il Daily Mail ha tutta l'aria di essere «una figura femminile che distende un braccio»; per il Times è «Bin Laden che si nasconde a 300 milioni di miglia di distanza dalla Terra».
Tuttavia sappiamo molto bene di cosa si tratta, ovvero come in passato è stato per il volto su marte (poi smascherato a una più attenta analisi).
Il fenomeno per cui noi tendiamo a dare un significato a una figura ambigua si chiama “pareidolia”. E’ lo stesso meccanismo per cui guardando le nuvole ci sembra di riconoscere un uccello oppure una nave.
Date ad esempio uno sguardo a questi esempi sul blog di Massimo Polidoro
Sul web sono nati dei blog tematici che raccolgono le tante variazioni sul riconoscimento di volti e corpi negli oggetti inanimati, eccone alcuni: Face in Places, Curious Faces, Nature Optical Illusion
Non c'è dunque nulla di particolarmente misterioso nel riconoscimento di volti o corpi in oggetti inanimati: è una caratteristica intrinseca dell'evoluzione del nostro cervello e dei centri adibiti al riconoscimento.
Nonostante si conoscano bene questi meccanismi mentali, questo non farà che alimentare le fantasie, ma attenzione: i media (giornali e TV), insistono nel dire che per gli ufologi si tratta della prova certa che su Marte ci sono tracce di vita - come sempre sfruttando l'evento mediatico di questa scoperta - ma non tengono in considerazione il fatto che, anche tra i vari appassionati di ufologia, gli argomenti possano essere affrontati con senso di scetticismo o ancor meglio di oggettività.
Per alcuni giornalisti, purtroppo, qualche "bugia" è giustificabile per il fatto di riuscire vendere qualche copia in più delle proprie testate... tanté che gli stessi siti che si occupano di ufologia stanno prendendo le distanze dal presappochismo di certa stampa.
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