INDUSTRIA 4.0: COME PRESENTARE LE DOMANDE PER GLI INCENTIVI
Dal Ministero dello Sviluppo Economico una guida alle misure per investimenti innovativi, infrastrutture e competenze digitali. Industry 4.0, stampante 3D, robotica, intelligenza artificiale, big data, biotecnologia, nanotecnologia e genetica, siamo nel cuore di quella che è stata definita la quarta rivoluzione industriale.
La Legge di Bilancio 2017 ha stanziato 560 milioni di euro per accrescere la competitività del sistema produttivo e facilitare l’acquisto strumenti utili al loro sviluppo. In particolare, un quinto di queste risorse saranno destinate agli investimenti in tecnologie digitali.
Nel dettaglio, il Ministero delle Sviluppo Economico concede alle PMI un contributo che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari legati agli investimenti realizzati per gli acquisiti di nuovi macchinari, impianti e attrezzature (cd. “Nuova Sabatini”).
Per questo tipo di investimenti, considerati “ordinari”, il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni. Mentre gli investimenti legati al digitale prevedono una maggiorazione del 30% di tale contributo, che arriverà al 3,575% annuo. In ogni caso si avrà la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino ad un massimo dell’80% sull’ammontare del finanziamento.
La Guida, descrive le misure che il Governo italiano ha sviluppato nel “Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020” che si muove secondo quattro direttrici strategiche:
- Investimenti innovativi: stimolare l’investimento privato nell’adozione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e aumentare la spese in ricerca, sviluppo e innovazione;
- Infrastrutture abilitanti: assicurare adeguate infrastrutture di rete, garantire la sicurezza e la protezione dei dati, collaborare alla definizione di standard di interoperabilità internazionali;
- Competenze e Ricerca: creare competenze e stimolare la ricerca mediante percorsi formativi ad hoc;
- Awareness e Governance: diffondere la conoscenza, il potenziale e le applicazioni delle tecnologie Industria 4.0 e garantire una governance pubblico-privata per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Per questo tipo di investimenti, considerati “ordinari”, il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni. Mentre gli investimenti legati al digitale prevedono una maggiorazione del 30% di tale contributo, che arriverà al 3,575% annuo. In ogni caso si avrà la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino ad un massimo dell’80% sull’ammontare del finanziamento.
La guida Piano Nazionale Industria 4.0 |
La Guida, descrive le misure che il Governo italiano ha sviluppato nel “Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020” che si muove secondo quattro direttrici strategiche:
- Investimenti innovativi: stimolare l’investimento privato nell’adozione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e aumentare la spese in ricerca, sviluppo e innovazione;
- Infrastrutture abilitanti: assicurare adeguate infrastrutture di rete, garantire la sicurezza e la protezione dei dati, collaborare alla definizione di standard di interoperabilità internazionali;
- Competenze e Ricerca: creare competenze e stimolare la ricerca mediante percorsi formativi ad hoc;
- Awareness e Governance: diffondere la conoscenza, il potenziale e le applicazioni delle tecnologie Industria 4.0 e garantire una governance pubblico-privata per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Lo sportello telematico per accedere agli incentivi è disponibile dall’1 marzo 2017. La circolare direttoriale del 15 febbraio 2017 n. 14036 fornisce le indicazioni per richiedere e fruire di questi benefici, allegando anche gli schemi di domanda e l’ulteriore documentazione che l’impresa è tenuta a presentare per poter beneficiare delle agevolazioni. Ulteriori chiarimenti sul procedimento sono disponibili nella circolare 24 febbraio 2017 n.17677.
Qual è l’iter per presentare le domande?
Le PMI devono presentare alla banca (o intermediario finanziario) la domanda di incentivo, la quale si occuperà di verificare la correttezza della documentazione fornita e trasmettere al Ministero la richiesta di prenotazione.
Ricevuta la conferma da parte del Ministero sulla disponibilità delle risorse, la banca può concedere il finanziamento e trasmettere la documentazione al Ministero. Tale concessione può essere assistita dalla garanzia del Fondo di garanzia, nella misura massima dell’80% dell’ammontare del finanziamento.
Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria. Successivamente l’azienda beneficiaria compilerà la dichiarazione telematica con la richiesta di erogazione della prima quota di contributo. Anche le successive richieste devono essere presentate online, sempre fornendo l’intera documentazione necessaria.
Per scaricare i documenti necessari e saperne di più visita la sezione dedicata sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
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