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SUCCESSO A MONZA PER IL CONVEGNO SULLA SALUTE DELLA DONNA

Le donne italiane, la cui vita media è di 84 anni e mezzo contro i 79 anni degli uomini, sono colpite da una più alta percentuale di patologie rispetto all’altro sesso e, anche per questo, si posizionano al primo posto nel consumo di farmaci. 

Taglio del nastro CAMLei con Angelo Gironi, fondatore CAM di Monza




Monza, 28 gennaio 2016 –  Potrebbero bastare questi pochi dati per evidenziare la necessità di affrontare il tema della Salute della Donna secondo un approccio rinnovato - di genere -, che riconosca appieno la complessità e ricchezza dell’essere femminile. 


Il CAM Centro Analisi Monza ha voluto fare propria questa sfida, concretizzando tale mission nell’apertura  di CAMLeiil primo centro medico dedicato al Benessere e alla Salute della Donna in ogni fase della sua vita. L’ambizione della struttura, attigua al polo sanitario CAM di Viale Elvezia, è quella disuperare il concetto di salute femminile focalizzato sulle specificità biologiche della donna e della sua funzione riproduttiva – fertilità, gravidanza, menopausa –, per abbracciare un’idea di ben-essere integralefondata sui fattori ambientali, sociali, culturali che differenziano i generi.

Al centro della proposta l’Unità di Ginecologia, con 12 ginecologi specializzati in diverse aree di competenza e il coordinamento scientifico del professor Rodolfo Milani -Ordinario di Ginecologia in Università Bicocca e Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica in A.O San Gerardo di Monza. Intorno, le risposte e consulenze di un team di Specialistiin Nutrizione, Psicologia clinica, Medicina e Chirurgia estetica, Medicina naturale, Endocrinologia, Senologia, Osteopatia, Medical fitness e Acquaticità pre-parto. La Donna trova finalmente un unico interlocutore- la squadra integrata di medici – che la aiuta ad affrontare, accanto all’eventuale problematica ginecologica, tutti quegli aspetti a oggi ritenuti a torto “secondari”, ma dall’indubbio fondamentale impatto sulla propria qualità di vita. 

Oltre alla completezza dei servizi e alla comprovata professionalità dell’équipe di specialisti, a rendere unica la strutturadue iniziative complementari, che ne esaltano l’orientamento alla cultura della salute. Per le pazienti CAMLei sarà attivata “LINEALei”, un canale (telefonico/email) attivo per brevi consulenze, attraverso il quale i medici potranno venire in aiuto alla Donna anche “a distanza”. L’altra novità sono “I Tè della Salute”momenti colloquiali di confronto tra le pazienti e gli specialisti, che, nel comfort di un ambiente protetto e informale, potranno affrontare tematiche delicate di salute femminile, facendo leva anche su positive dinamiche di condivisione di gruppo.

CAMLei è stato inaugurato ufficialmente nella serata del 27 gennaio, con una cerimonia aperta al pubblico,che ha riscosso un grande successo -indice di profonda sensibilità della popolazione locale e di una particolare attenzione alla medicina di genere.

A sottolineare la sintonia tra la proposta di CAMLei e il desiderio, da parte della cittadinanza, di conoscere e approfondire tematiche di salute femminile, la straordinaria partecipazione di donne (e uomini) monzesi e dell’’hinterland al convegno andato in scena subito dopo il taglio del nastro -Salute della Donna: la Medicina al servizio del Benessere Femminile”-,che ha richiamato  in auditorium CAM oltre 130 persone.

L’intervento di Claudio Mencacci - Presidente della Società Italiana di Psichiatria e Direttore del Dipartimento Neuroscienze e Salute Mentale dell’A.O. Fatebenefratelli – dal titolo “La danza di Psyche: il viaggio trasversale del tono dell’umore nelle diverse età della donna”e la relazione di Silvia Briganti Specialista in Scienze dell’Alimentazione - Area di Endocrinologia e Malattie Metaboliche, I.R.C.C.S Policlinico San Donato e CAM Centro Analisi Monza – sul tema “Dieta o non dieta?: una risposta al femminile attraverso la medicina nutrizionale funzionale” hanno catalizzato l’attenzione del grande pubblico. Al tavolo dei relatori sono intervenute anche la Presidente di Onda, Francesca Merzagora, che ha illustrato i punti del “Manifesto sulla Salute della Donna” presentato in Expo e l’Assessore Cherubina Bertola, Vicesindaco  e  Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Monza, che ha sottolineato l’importanza di una maggior attenzione alla Salute della Donna quale soggetto della comunità che sostiene più di tutti il peso delle attuali condizioni socio-economiche.


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