VILLAGGIO GLOBALE È CLIMA, POLITICA AMBIENTALE, TERRITORIO E CULTURA
La rivista di ecologia «Villaggio Globale» è davvero unica nella sua idea editoriale. Presente da circa un ventennio, i temi che tratta sono ancora più rilevanti ora che siamo alla vigilia di Cop21 a Parigi, la conferenza delle parti sul clima. Una testata che ha come obiettivo principale di far toccare con mano la globalità delle problematiche ambientali.
Quanti ad esempio conoscono il ciclo del carbonio, la strada che percorre una goccia d’acqua prima di giungere al mare o come funziona la catena alimentare? Certo, sono cose che abbiamo studiato a scuola.
Ma può accadere che mentre il telegiornale ci informa sulle insolite temperature del nostro pianeta non siamo in grado di spiegarci l'intera portata, e gravità, del fenomeno clima.
Ecco allora che «Villaggio Globale», con i propri articoli scritti da scienziati, docenti universitari o da divulgatori specializzati, affronta su argomenti monotematici i problemi che preoccupano l’attuale società e che stanno mettendo in pericolo la vivibilità delle generazioni future.
Ma non è una rivista solo per esperti. Nel sito www.vglobale.it si trova un ampio spazio web di attualità e il nostro storico trimestrale che per 10 anni è uscito in formato cartaceo. Dall'inizio ci ha sempre contraddistinto l'affidabilità scientifica ma due essenzialmente sono le nostre caratteristiche non riscontrabili in altri giornali o siti: il gusto della ricerca e l'ecologia ad ampio spettro.
Abbiamo intervistato il direttore della rivista, Ignazio Lippolis.
A CHI È UTILE L'ABBONAMENTO ESTESO ALLA TESTATA?
Per leggere il trimestrale bisogna abbonarsi ed anche per leggere alcuni articoli Premium bisogna abbonarsi. Ma stiamo parlando di un prezzo puramente simbolico di 20 euro l'anno.
Il concetto è: perché i giornali di gossip e quelli generalisti sono a pagamento e quelli con contenuti «certificati» devono essere gratis? Perché si pagano le informazioni generiche e quelle specializzate no?
Chi scrive da noi (parlo del trimestrale) è un docente, un ricercatore e il suo articolo viene pubblicato su una rivista munita di ISSN, il che vuol dire che stiamo parlando di articoli che fanno curriculum… Insomma è bene che il lettore di internet sappia di essere capitato non su un sito-salotto-di-chiacchiere ma su un sito che garantisce la qualità dell'informazione.
E tutto questo non vale 20 euro l'anno? E chi deve sostenere l'informazione seria se non coloro che sono interessati a continuare ad averla?
COME È POSSIBILE COLLABORARE CON LA RIVISTA?
Sul trimestrale, come già detto, scrivono solo docenti, ricercatori e professionisti. Nel sito web, vengono pubblicati comunicati e studi che ci vengono da varie parti e su tutti viene indicata la fonte. Ci possono essere anche proposte che vengono valutate nella loro professionalità e fondatezza dalla redazione.
CERCATE AZIENDE SPONSOR? COSA OFFRITE LORO?
Il target dei nostri lettori è costituito essenzialmente da un livello medio-alto che comprende lo stesso target di coloro che scrivono nel trimestrale e in più studenti universitari e di scuola superiore. Quindi ai nostri sponsor offriamo una platea altamente selezionata che consta mediamente di 50mila utenti mensili con una media giornaliera di 1.600 visite.
La divisione fra informazione e pubblicità è comunque molto netta e rigida. Una cosa è l'informazione altra la comunicazione pubblicitaria. Il lettore deve essere sicuro di leggere notizie non drogate e per questo, quando abbiamo pubblicato pubblicità questa era distinguibile dalla firma o da indicazione in occhiello.
È evidente che nelle scelte o nelle proposte che ci vengono fatte preferiamo qualcosa di attinente alle nostre tematiche.
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