STANOTTE AL MUSEO EGIZIO DI TORINO, CON ALBERTO ANGELA SU RAI 1
STASERA SU RAI 1 ALLE ORE 21,15 e contemporaneamente in diretta sulla pagina Facebook per commentare insieme la puntata.
In live streaming qui http://ow.ly/Nmfm8
Immaginate: uscito l'ultimo visitatore, il direttore vi consegna le chiavi del museo che è "vostro" per tutta la notte fino all'alba. Solo voi e i capolavori della genialità dell'uomo nei secoli. Passo dopo passo il museo vi svela i suoi segreti facendo riemergere un passato dimenticato da millenni...
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Immaginate: uscito l'ultimo visitatore, il direttore vi consegna le chiavi del museo che è "vostro" per tutta la notte fino all'alba. Solo voi e i capolavori della genialità dell'uomo nei secoli. Passo dopo passo il museo vi svela i suoi segreti facendo riemergere un passato dimenticato da millenni...
Un avvenimento televisivo, una serata speciale che ci porterà all’interno del Museo Egizio di Torino, il più importante al di fuori dell’Egitto. Un museo che è stato completamente rinnovato, ampliato e che ritorna a nuova vita.
A condurre la serata sarà Alberto Angela che accompagnerà gli spettatori in una visita straordinaria. E’ notte, le sale sono sgombre da turisti e da curiosi; i capolavori dell’antico Egitto emergono uno dopo l’altro e si lasciano ammirare in tutto il loro splendore. Il conduttore sarà l’occhio e la guida del pubblico. Potremo così soffermarci nella Galleria dei Re, davanti alle imponenti statue dei Faraoni che incutono timore e rispetto. Avremo modo di vedere nel dettaglio tutto quello che era contenuto nella tomba — una delle poche rimaste intatte — dell’architetto Kha e di sua moglie Merit: potremo così farci un’idea di quella che era la vita quotidiana degli Egizi, dal momento che la morte secondo la loro concezione era soltanto un passaggio a un’altra dimensione e perciò occorreva portarsi appresso nella tomba tutto ciò che poteva servire nell’aldilà.
Con la complicità del direttore del Museo Christian Greco, e un gruppo di curatori e restauratori al lavoro anche di notte osserveremo, in un laboratorio che ricorda quelli della polizia scientifica, particolari inconsueti, come le parrucche, le vesti pieghettate; mostreremo al pubblico di Rai Uno un tessuto che rivede la luce dopo millenni, e i sandali infradito, il trucco per il viso e per gli occhi, e soprattutto gioielli e amuleti di straordinaria fattura.
Lo Statuario |
Potremo entrare nei misteri dei geroglifici, leggere iscrizioni e papiri che hanno affascinato Jean Francois Champollion, di cui vedremo l’ombra nel museo e ascolteremo le impressioni sulle collezioni torinesi. Insieme a Champollion, e grazie alla collaborazione del Direttore e degli Allievi del Teatro Stabile di Torino, incontreremo l’archeologo Schiaparelli, la regina Nefertari, e una giovane acrobata farà rivivere una il salto di una danzatrice immortalato su un piccolo ostrakon, uno dei reperti più famosi del Museo Egizio, da un anonimo artista.
Chi dice Egitto dice mummie, e a Torino ce ne sono alcune davvero singolari.
Tra le altre osserveremo quelle di tre sorelle di cui conosciamo anche i nomi, e quella di un ignoto, con i tratti del volto dipinti che lo fa assomigliare a un tragico pupazzo. Scopriremo anhe grazie a un’indagine endoscopica che molte delle mummie arrivate al nuseo sono falsi d’epoca. E naturalmente cercheremo di capire attraverso quali procedimenti e per quali motivi si cercava di impedire il disfacimento dei corpi.
In questo viaggio Alberto Angela non sarà da solo. Di volta in volta sarà affiancato da personaggi che illustrano il nome italiano nel mondo. Il navigatore Giovanni Soldini che ci parlerà delle imbarcazioni degli Egizi; il matematico Piergiorgio Odifreddi che racconterà la nascita della matematica, della geometria e delle tante leggende sulle maledizioni dei faraoni; la costumista premio Oscar Gabriella Pescucci che ci farà osservare le molte singolarità dell’abbigliamento; la storica Eva Cantarella che parlerà di amore e sesso nell’antico Egitto; Umberto Veronesi che illustrerà il tentativo degli Egizi di conservare la vita fino all’eternità con la medicina prima e con l’imbalsamazione dopo.
Ad accompagnare la notte, le note di Giuseppe Verdi dall’Aida, in parte rielaborate per un quintetto di giovani musicisti, risuoneranno nelle sale del museo rìsvegliando antiche sonorità, ambienti arcaici, imitando l’opera lirica nelle sue ambientazioni “egizie”. Così, come ombre sognanti, appariranno il violoncello, il flauto, l’oboe, il violino e l’arpa a sottolineare le emozioni suscitate da questa lunga notte al museo. Nell’aria invece risuonerà l’Egitto con i suoi ritmi e le sue sonorità senza tempo.
Tutto sotto gli occhi attenti di un vigilante speciale, un ospite d’eccezione: l’attore Alessio Boni
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