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GRAVITÀ ZERO E IL DIGITALE PER LA CULTURA AL SALONE DEL LIBRO 2015

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Se avete in programma di visitare il  Salone Internazionale del Libro di Torino quest’anno, prestate attenzione agli appuntamenti dedicati alla  Scienza: il programma è davvero vastissimo e coinvolgerà anche le scuole. Anche quest'anno Gravità Zero sarà presente con i nostri autori. 

"STORIA DI GRAVITÀ ZERO: L'ESPERIENZA DI UN GIORNALISTA SCIENTIFICO" è  uno di questi incontri, che vedrà tra i relatori Walter Caputo, Lunedì 18 alle ore 18.00.
L'evento si svolge nell'area "Book to the future", dove il libro supera i confini tradizionali per esplorare il mondo dell'eBook, del digitale, dei blog. E dove potete trovare l’Area Start Up, organizzata in collaborazione con Digital Festival.

Walter Caputo
Walter Caputo
Sono passati sette anni dal tuo primo articolo su questa testata. 
È tempo di fare qualche bilancio. Cosa ti ha portato questa esperienza?  

Tutto è cominciato nel 2006: all'età di 36 anni sono stato colto dalla classica crisi di mezz'età. Macchine sportive? No. Donne con 20 anni di meno? Nemmeno. Mi sono innamorato della scienza. Nel 2008 ho cominciato a scrivere per Gravità Zero ed ora ho superato quota 170 articoli. Cosa mi ha portato quest'esperienza? Innanzitutto una guida. Perché la scienza è una guida nella vita. Ho imparato tanto: qualcosa di nuovo ogni giorno. Ho potuto rispondere alle domande impossibili di mio figlio (che ora ha 6 anni). Ho conosciuto molte persone, di quelle che potresti stare ad ascoltare per ore senza annoiarti. Ho trovato nuovi amici. Ho integrato la divulgazione scientifica nell'insegnamento, ottenendo buoni risultati. Spesso ho provato – di fronte alla natura – lo stesso entusiasmo di mio figlio, lo stesso stupore di fronte alla scoperta.

Tema conduttore del Salone del libro di quest'anno è "Le meraviglie d'Italia". Quali sono le meraviglie che gli altri paesi ammirano del nostro Paese e che invece gli italiani ignorano? 

Ce ne sono moltissime. Posso citarne qualcuna – inerente le Isole d'Elba e Pianosa – in quanto nel 2014, con Luigina Pugno, ho effettuato un reportage scientifico, tramite il quale ho scoperto moltissime cose interessanti. Due esempi? Il trekking scientifico a Marciana e il Giardino dell'Ottone.  Per Gravità Zero, io e Luigina Pugno abbiamo creato – nel 2010 - una rubrica ad hoc, “Viaggi e Scienza”.

Quali sono le doti di un bravo mediatore/comunicatore scientifico? 

George Gamow, fisico di origine russa, ha elencato “sette regole” - che io condivido. Eccole:

1) Cerco di semplificare per me stesso, così imparo a semplificare per gli altri.
2) Non mi arrendo se non riesco a pubblicare ciò che scrivo
3) Accetto consigli da altri su cosa scrivere e come pubblicare
4) Mi avvalgo di un’accurata promozione dei miei libri
5) Collaboro con altri per scrivere libri su argomenti sui quali non sono molto esperto
6) Mi piace scrivere libri di divulgazione scientifica
7) La mia vocazione principale non è scrivere libri di divulgazione scientifica

Il web è nato in un laboratorio scientifico (il CERN). Ma oggi si sono invertiti i ruoli, ed è il web, come un figlio nei confronti di un vecchio padre, che può dare un sostegno alla conoscenza scientifica. Come? 

Credo che il web sostenga la conoscenza scientifica soprattutto grazie all'immediatezza degli strumenti che mette a disposizione. Essi sono sempre più semplici, rapidi, interattivi e in grado di creare – in poco tempo – una comunità di interessi su un certo tema.


Lo stand di Book to the future al Salone Internazionale del Libro di Torino - foto twitter 


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