L'ABC DEGLI AGENTI CHIMICI
Pittogrammi e agenti chimici e, sullo sfondo, il libro "ABC degli agenti chimici" |
Non stiamo parlando necessariamente di aziende chimiche, dove il rischio è più concreto, ma di una qualunque azienda, in cui magari si utilizzano - ad esempio - prodotti per la pulizia. E quegli stessi prodotti possono essere usati in casa. Il punto è che determinati agenti chimici possono danneggiare la salute delle persone e mettere a rischio la sicurezza di una o tante persone. E' quindi indispensabile - per tutti - conoscere almeno le norme di base relative alla detenzione e all'impiego di agenti chimici.
Ad esempio, quante persone (lavoratori e non) prima di aprire un recipiente contenente un agente chimico, leggono l'etichetta? Quanti sono in grado di comprendere il significato dei pittogrammi di rischio? E quanti leggono la scheda di sicurezza? Non parliamo poi dei dispositivi di protezione individuale (DPI): alcuni in casa non utilizzano neanche i guanti.
"ABC degli agenti chimici" sopra altre pubblicazioni EPC sullo stesso argomento, ma più approfondite. |
Tra gli obblighi previsti in materia di informazione dei lavoratori dal D.lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (art. 36 e seguenti) è previsto quello di fornire a tutti i lavoratori, compresi gli atipici e gli autonomi, informazioni chiare e semplici, secondo i criteri fissati dal decreto stesso. Uno dei modi per adempiere a tale obbligo è consegnare ai lavoratori "ABC degli agenti chimici - Detenzione e impiego", scritto da Daniela Matteucci e pubblicato da EPC, editore specializzato nel settore della salute e sicurezza sul lavoro.
Si tratta, appunto, di un (piccolo) manuale ad uso dei lavoratori. E l'obbligo di legge non è limitato alle aziende chimiche, ma è esteso a tutte le aziende dove siano presenti agenti chimici. Quindi, la platea delle ditte interessate è molto ampia: sia pubbliche che private, sia commerciali che industriali, sia grandi che piccole o anche artigiane. Ma cosa intendiamo esattamente per agente chimico?
Secondo la normativa citata, sono esposti al rischio chimico tutti i lavoratori che utilizzano - a qualunque scopo - agenti chimici pericolosi. Sono agenti chimici "tutti gli elementi chimici, da soli o in miscela, allo stato naturale, o ottenuti, utilizzati o smaltiti come rifiuti mediante qualsiasi attività lavorativa o anche soltanto presenti << a qualunque titolo >> sul luogo di lavoro (deposito, trasporto, impiego....) o anche che possono generarsi, durante l'attività lavorativa, come risultato di un processo anche non voluto o non facente parte del ciclo produttivo (combustione, liberazione accidentale di fumi, o vapori durante operazioni a caldo ecc.)".
Una pagina di "ABC degli agenti chimici" |
Occorre, all'interno della definizione fornita, distinguere fra agenti chimici pericolosi già classificati; agenti chimici pericolosi, ma non ancora classificati; agenti chimici non pericolosi di per sé, ma che possono diventarlo.
È quindi necessario riconoscere gli agenti chimici tramite le etichette e le schede di sicurezza, utilizzare gli idonei DPI, non scaduti, né danneggiati, né indossati in maniera impropria. Bisogna sottoporsi agli indispensabili controlli sanitari e rispettare gli obblighi, i divieti e la segnaletica nei luoghi di lavoro. Insomma, ai lavoratori viene richiesto un comportamento corretto e responsabile.
La chimica non è una porta che non si può aprire, e gli agenti chimici non sono dei mostri. Occorre soltanto seguire alcune regole di base, sia in quanto lavoratori, sia come privati cittadini, all'interno delle vostre abitazioni. Tutto qui. Mettetevi quindi in tasca "ABC degli agenti chimici" e leggetelo appena disponete di una manciata di minuti.
Walter Caputo, formatore: scienza, economia e sicurezza sul lavoro.
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NOTE
Le frasi virgolettate sono citazioni dal libro "ABC degli agenti chimici - Detenzione e impiego".
Tutte le foto sono state scattate da Walter Caputo.
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