2015: ANNO INTERNAZIONALE DELLA LUCE
Da Internet alla medicina, passando per l'arte e l'astronomia, luce è il motore delle tecnologie del futuro, così come è sempre stata un motivo conduttore della conoscenza scientifica: per questo che l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2015 Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce.
Anno Internazionale della Luce - Shutterstock |
L'inaugurazione ufficiale dell'iniziativa è in programma il 19 gennaio a Parigi presso la sede dell'Unesco.
DOPO L'ELETTRONICA, LA FOTONICA
L'elettronica, che è stata la protagonista di uno dei principali sviluppi tecnologici del XX secolo, lascia il posto dunque alla scienza che studia il comportamento delle particelle di luce (fotoni) che si prepara a prendere il testimone per tutto il XXI secolo.
La fotonica diventa così la scienza del futuro, destinata ad avere ricadute sempre più importanti sulle tecnologie alla base di smartphone, tablet e computer, così come dello sviluppo di tecnologie più efficienti al servizio dell'energia solare, per l'illuminazione sostenibile degli edifici. E ancora apparecchiature per le diagnosi mediche in grado di rilevare immagini sempre più precise e dettagliate.
GLI APPUNTAMENTI IN ITALIA
Numerosissimi gli eventi previsti in Italia, dove l'inaugurazione ufficiale dell'Anno della Luce è in programma il 26 gennaio a Torino, nella cerimonia organizzata da Inrim, Società Italiana di Fisica e Comune di Torino. Decine gli eventi in programma in tutta Italia fino al dicembre 2015.
A Torino il 22 gennaio 2015 L'Associazione Centro Scienza ONLUS organizza nell'ambito dei Giovedì Scienza la conferenza aperta al pubblico "L'anno della luce: tecnologie di ieri, oggi e domani. Dalla candela alle stelle"
Massimo Inguscio, Presidente INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica
Giovanni Bignami, Presidente INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica
Elio Giamello, Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino
Le numerose attività che saranno realizzate il prossimo anno riguarderanno il valore scientifico e culturale della luce e coinvolgeranno persone di tutti i paesi e le età. Saranno celebrati importanti anniversari sul tema, che ricorrono proprio nel 2015.
Per esempio, la realizzazione dei primi studi di ottica da parte dello studioso islamico Ibn Al-Haytham, nel 1015, la formulazione dell’effetto fotoelettrico per opera di Albert Einstein, nel 1905, o i progressi nella trasmissione di luce con fibra ottica raggiunti a partire dai risultati ottenuti dal fisico Charles K. Kao nel 1965.
Per esempio, la realizzazione dei primi studi di ottica da parte dello studioso islamico Ibn Al-Haytham, nel 1015, la formulazione dell’effetto fotoelettrico per opera di Albert Einstein, nel 1905, o i progressi nella trasmissione di luce con fibra ottica raggiunti a partire dai risultati ottenuti dal fisico Charles K. Kao nel 1965.
La luce è un patrimonio di tutti: l’utilizzo, lo studio e la produzione di questa vitale risorsa, nei secoli, hanno superato i confini geografici, di genere, generazionali e culturali tra le persone e hanno avvicinato tanti giovani alla scienza e all’innovazione. Oggi, le tecnologie basate sulla luce offrono un contributo strategico per promuovere lo sviluppo sostenibile e per affrontare le sfide globali nei settori dell’energia, dell’istruzione, dell’agricoltura, della salute, delle telecomunicazioni. Per esempio la fotonica, con le sue applicazioni innovative ed efficienti sul piano dei costi, consente di ridurre i consumi e l’impatto ambientale della produzione di energia e di diminuire l’inquinamento luminoso. Da qui l’importanza di divulgare e promuovere, soprattutto presso i giovani, lo sviluppo di tecnologie quali l’ottica o la fotonica.
All’Anno della luce, che sarà coordinato da un Comitato direttivo, parteciperanno stakeholder di rilievo internazionale: oltre all'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), società e unioni scientifiche, istituzioni educative e centri di ricerca, piattaforme tecnologiche, organizzazioni no-profit e partner del settore privato.
Fonte European Physical Society
Provenienza INAF
Risoluzione dell'ONU (in inglese)
Comunicato della European Physical Society (in inglese)
Pagina della European Physical Society (in inglese)
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