LA RETE SOCIETARIA CHE CONTROLLA IL MONDO
147 imprese sono in grado di controllare il 40 per cento di tutto il potere finanziario del mondo. La maggior parte sono istituzioni finanziarie.
La fisica statistica spiega il perché dell'accendersi di fenomeni come gli "indignati" di Wall Street.
E la scienza risponde sul perché pochi fenomeni estremamente localizzati in alcune multinazionali possano causare gravi ripercussioni sulla delicata economia mondiale.
Un articolo su New Scientist riprende un risultato uscito quest'estate su arxiv.org dal titolo "La rete globale del controllo societario" (PDF). Si tratta uno studio pubblicato da tre ricercatori svizzeri, che analizza le strutture di un gruppo di multinazionali che vede in 147 soggetti il controllo del 40 per cento della ricchezza mondiale.
I tre ricercatori che studiano i sistemi complessi presso l'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo (Stefania Vitali, James B. Glattfelder e Stefano Battiston) hanno analizzato le relazioni tra 43.000 imprese transnazionali (TNC) e identificato che un numero relativamente ridotto di aziende, soprattutto le banche, in possesso di un livello "sproporzionato" di potere sull'economia globale.
La foto mostra 1318 corporation internazionali che formano il cuore dell'economia. Le compagnie superconnesse sono in rosso, le compagnie altamente connesse in giallo le dimensioni dei nodi sono proporionali al rank di ogni compagnia (immagine: PLoS One)
L'idea che un gruppetto di banchieri controlli una buona parte dell'economia globale potrebbe non sembrare una novità per chi segua le proteste di questi giorni a New York.
Ma lo studio è il primo ad andare oltre l'ideologia individuando empiricamente la presenza di una rete di potere. Esso combina la fisica statistica a lungo utilizzata per modellare i sistemi naturali con i dati aziendali completi in una mappa tra le multinazionali del mondo.
Gli autori dello studio spiegano di non pensare a fenomeni dogmatici di complottismo internazionale. Anzi, tali collegamenti in una prima fase di crescita economica possono risultare vantaggiosi per la stabilità dell'intero sistema.
Ma in tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando, queste correlazioni potrebbero risultare molto pericolose in quanto il collasso di una di queste compagnie può avere ripercussioni disastrose sul resto dell'economia del pianeta.
La ricerca nasce da un database (Orbis 2007) che comprende 37 milioni tra aziende e investitori in tutto il mondo.
E' stato poi costruito un modello di società controllate attraverso reti di partecipazione, insieme con ricavi operativi di ciascuna azienda, per mappare la struttura del potere economico.
Per quanto riguarda l'Italia, oltre a Unicredito Italiano Spa tra i primi 50 gruppi di controllo, lo studio effettua un'analisi della struttura del gruppo Benetton che mostra le diramazioni del controllo della capogruppo alle subsidiaries, alle consociate a livello internazionale.
IN SINTESI
787 grandi corporation controllano l'80 per cento delle più importanti imprese del mondo.
Al suo interno un gruppo di 147 corporate controlla il 40 per cento del potere finanziario del pianeta.
Si nota una elevatissima presenza di banche ed istituzioni finanziarie.
Nella tabella sottostante elenchiamo le prime 50 compagnie ordinate in base al peso percentuale sul totale del controllo finanziario internazionale.
1. Barclays plc
2. Capital Group Companies Inc
3. FMR Corporation
4. AXA
5. State Street Corporation
6. JP Morgan Chase & Co
7. Legal & General Group plc
8. Vanguard Group Inc
9. UBS AG
10. Merrill Lynch & Co Inc
11. Wellington Management Co LLP
12. Deutsche Bank AG
13. Franklin Resources Inc
14. Credit Suisse Group
15. Walton Enterprises LLC
16. Bank of New York Mellon Corp
17. Natixis
18. Goldman Sachs Group Inc
19. T Rowe Price Group Inc
20. Legg Mason Inc
21. Morgan Stanley
22. Mitsubishi UFJ Financial Group Inc
23. Northern Trust Corporation
24. Société Générale
25. Bank of America Corporation
26. Lloyds TSB Group plc
27. Invesco plc
28. Allianz SE 29. TIAA
30. Old Mutual Public Limited Company
31. Aviva plc
32. Schroders plc
33. Dodge & Cox
34. Lehman Brothers Holdings Inc*
35. Sun Life Financial Inc
36. Standard Life plc
37. CNCE
38. Nomura Holdings Inc
39. The Depository Trust Company
40. Massachusetts Mutual Life Insurance
41. ING Groep NV
42. Brandes Investment Partners LP
43. Unicredito Italiano SPA
44. Deposit Insurance Corporation of Japan
45. Vereniging Aegon
46. BNP Paribas
47. Affiliated Managers Group Inc
48. Resona Holdings Inc
49. Capital Group International Inc
50. China Petrochemical Group Company
2. Capital Group Companies Inc
3. FMR Corporation
4. AXA
5. State Street Corporation
6. JP Morgan Chase & Co
7. Legal & General Group plc
8. Vanguard Group Inc
9. UBS AG
10. Merrill Lynch & Co Inc
11. Wellington Management Co LLP
12. Deutsche Bank AG
13. Franklin Resources Inc
14. Credit Suisse Group
15. Walton Enterprises LLC
16. Bank of New York Mellon Corp
17. Natixis
18. Goldman Sachs Group Inc
19. T Rowe Price Group Inc
20. Legg Mason Inc
21. Morgan Stanley
22. Mitsubishi UFJ Financial Group Inc
23. Northern Trust Corporation
24. Société Générale
25. Bank of America Corporation
26. Lloyds TSB Group plc
27. Invesco plc
28. Allianz SE 29. TIAA
30. Old Mutual Public Limited Company
31. Aviva plc
32. Schroders plc
33. Dodge & Cox
34. Lehman Brothers Holdings Inc*
35. Sun Life Financial Inc
36. Standard Life plc
37. CNCE
38. Nomura Holdings Inc
39. The Depository Trust Company
40. Massachusetts Mutual Life Insurance
41. ING Groep NV
42. Brandes Investment Partners LP
43. Unicredito Italiano SPA
44. Deposit Insurance Corporation of Japan
45. Vereniging Aegon
46. BNP Paribas
47. Affiliated Managers Group Inc
48. Resona Holdings Inc
49. Capital Group International Inc
50. China Petrochemical Group Company
Lo studio (en): The network of global corporate control (PDF)
Per approfondire:
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