TEBELLO NYOKONG: DALLE PECORE ALLE NANOTECNOLOGIE
L'amore per la chimica e una grande determinazione hanno permesso a una donna di superare ogni ostacolo della vita. Obiettivo: salvare l'Africa!
Un premio meritato, oltre che per la sua attività di ricercatrice, anche per il suo ruolo di insegnante e modello per una nuova generazione di donne africane.
Oltre a lavorare sulla terapia fotodinamica, infatti, Tebello Nyokong, è il modello per ogni donna africana: svolge attivamente il lavoro come formatrice in farmacia per permettere di ottenere, in particolare alle donne, le sofisticate competenze necessarie per mantenere il Sudafrica all'avanguardia dello sviluppo scientifico.
Per aiutare altre donne ad acquisire le competenze scientifiche necessarie si impegna, nelle regioni meridionali dell'Africa, alla richiesta di finanziamenti per le loro ricerche.
Unica donna nel suo reparto a Rhodes è anche madre di due figli adulti: Nyokong è a conoscenza della solitudine accademica delle colleghe scienziate, così come delle difficoltà di coniugare la carriera scientifica con le esigenze del crescere una famiglia.
Allo stesso tempo, è convinta dell'importanza che le delle donne ricercatrici stanno assumendo.
"Le Scienziate - dice - devono fungere da modello per le giovani donne. Possono dare un esempio nelle comunità familiari, perché allevare i figli può incoraggiare il pensiero scientifico precocemente nella loro vita".
Ispirandosi alle donne che in Africa lavorano duramente ogni giorno senza ottenere alcun riconoscimento, nonché dal coinvolgimento del Sud Africa a portare un cambiamento in Africa, Nyokong ha sempre rifiutato di essere limitata dagli ostacoli che la vita le ha posto davanti.
I suoi studi potrebbero un giorno salvare milioni di persone.
La sua scoperta, una molecola che si attiva con la luce del laser, fa morire le cellule cancerose: e può essere impiegata per la terapia fotodinamica dei tumori cutanei. La differenza rispetto alle terapie già presenti è che permette di ottenere uno scarso assorbimento nei tessuti sottostanti, con il vantaggio di non danneggiare le cellule sane, come avviene ad esempio con la chemioterapia.
Al momento questa terapia è in fase di sperimentazione pre-clinica da parte del Council of Scientific and Industrial Research sudafricano.
Per informazioni sulla terapia fotodinamica (PDT) un clic qui.
Su "The Naked Scientists Naked Science Radio Show PODCAST" l'invervista a Tebello Nyokong del 6 marzo 2009
E infine qui la pagina web personale di Tebello Nyokong
Questo articolo partecipa al Carnevale della Chimica, edizione 23 gennaio 2011
Nata tra le montagne del Lesotho, la sua vita sembrava ormai tracciata: pascolare pecore!
E' questa la prospettiva della maggior parte delle donne africane: private dell'istruzione, analfabete e in questo modo senza alcuna possibilità di riscattarsi.
Ma lei, Tebello Nyokong, aveva un padre intelligente, e con la complicità di un'ottima scuola elementare le è stato permesso di arrivare ai gradi più alti della carriera scientifica, e ottenere alcuni tra i riconoscimenti più prestigiosi nella vita di uno scienziato.
Al liceo, scelse inizialmente un indirizzo artistico, ma a due anni prima dal diploma cambiò l'indirizzo in uno scientifico, recuperando lo studio arretrato grazie a un amore sconfinato per la chimica.
Dopo il suo Cambridge Overseas School Certificate nel 1972 si iscrive all'Università Nazionale del Lesotho, presso cui si laurea nel 1977.
Sapete come impiegava Tebello il suo tempo libero?
Compiendo ricerche sul ruolo della chimica nella vita quotidiana africana. Ma le difficoltà erano tante: basti pensare che non avendo strumenti adeguati aveva provato a fare studi sul laser ... senza laser!
Grazie a questi studi ottiene una borsa di studio per effettuare gli studi post-laurea dalla Canadian International Development Agency
Quattro anni dopo si laurea con un master in chimica e, dopo ulteriori studi riceve un dottorato di ricerca presso la University of Western Ontario nel 1987.
Ha quindi richiesto ed è stata data una borsa di studio Fulbright per studi post-dottorato presso l'Università di Notre Dame negli Stati Uniti.
Al suo ritorno dall'estero, Nyokong insegna brevemente presso l'Università del Lesotho prima di entrare presso la Rhodes University nel 1992 come docente. Impressionata dalla qualità del suo lavoro, la Fondazione per la Ricerca Sviluppo (ora il National Research Foundation), finisce per finanziare per le un laboratorio di ricerca presso l'università. E 'stato l'inizio di una salita rapida alle posizioni di senior lecturer, professore associato e professore a pieno titolo.
Nyokong è attualmente impegnata in una ricerca innovativa per le cure del cancro attraverso la "terapia fotodinamica", una alternativa alla chemioterapia. La nuova terapia si basa sull'uso di un colorante che viene utilizzato per dare il colore caratteristico ai jeans, inerte e innocuo di per sé, ma che può essere attivato in caso di esposizione alla luce di un raggio laser rosso.
Nel 2002 il National Laser Center rimase così impressionato dai suoi studi, da garantirle un finanziamento di 2 milioni di per il suo gruppo di ricerca
Nel 2009 vince il Premio l'Oreàl-Unesco For Wome in Science 2009, ricevendo il riconoscimento da una giuria composta da due premi Nobel (uno per la chimica e uno per la medicina) e molti di pari rango della Comunità scientifica internazionale.
E' questa la prospettiva della maggior parte delle donne africane: private dell'istruzione, analfabete e in questo modo senza alcuna possibilità di riscattarsi.
Ma lei, Tebello Nyokong, aveva un padre intelligente, e con la complicità di un'ottima scuola elementare le è stato permesso di arrivare ai gradi più alti della carriera scientifica, e ottenere alcuni tra i riconoscimenti più prestigiosi nella vita di uno scienziato.
Nata il 20 ottobre 1951, è dal 2001 professoressa di Chimica Medica e nanotecnologie della Rhodes University del Sudafrica.
Ma per arrivare a questi traguardi quando era più giovane alternava gli studi in aula ai suoi obblighi dei pascoli in montagna.
Ma per arrivare a questi traguardi quando era più giovane alternava gli studi in aula ai suoi obblighi dei pascoli in montagna.
Come si legge nella sua biografia invece di scoraggiarla questo lavoro aumentò la sua tenacia e autostima, arrivando a pensare che poteva riuscire là dove nessun ragazzo avrebbe potuto.
Al liceo, scelse inizialmente un indirizzo artistico, ma a due anni prima dal diploma cambiò l'indirizzo in uno scientifico, recuperando lo studio arretrato grazie a un amore sconfinato per la chimica.
Dopo il suo Cambridge Overseas School Certificate nel 1972 si iscrive all'Università Nazionale del Lesotho, presso cui si laurea nel 1977.
Sapete come impiegava Tebello il suo tempo libero?
Compiendo ricerche sul ruolo della chimica nella vita quotidiana africana. Ma le difficoltà erano tante: basti pensare che non avendo strumenti adeguati aveva provato a fare studi sul laser ... senza laser!
confida in una intervista. Ma la sua tenacia la salvò di nuovo:
"Perché non potevo permettermeli"
"Li chiesi in prestito alla National Laser Center".Cominciò così le sue ricerche che la portarono a scoprire l'efficacia delle ftalocianine come farmaci antitumorali alternativi alla chemioterapia.
Grazie a questi studi ottiene una borsa di studio per effettuare gli studi post-laurea dalla Canadian International Development Agency
Quattro anni dopo si laurea con un master in chimica e, dopo ulteriori studi riceve un dottorato di ricerca presso la University of Western Ontario nel 1987.
Ha quindi richiesto ed è stata data una borsa di studio Fulbright per studi post-dottorato presso l'Università di Notre Dame negli Stati Uniti.
Al suo ritorno dall'estero, Nyokong insegna brevemente presso l'Università del Lesotho prima di entrare presso la Rhodes University nel 1992 come docente. Impressionata dalla qualità del suo lavoro, la Fondazione per la Ricerca Sviluppo (ora il National Research Foundation), finisce per finanziare per le un laboratorio di ricerca presso l'università. E 'stato l'inizio di una salita rapida alle posizioni di senior lecturer, professore associato e professore a pieno titolo.
Nyokong è attualmente impegnata in una ricerca innovativa per le cure del cancro attraverso la "terapia fotodinamica", una alternativa alla chemioterapia. La nuova terapia si basa sull'uso di un colorante che viene utilizzato per dare il colore caratteristico ai jeans, inerte e innocuo di per sé, ma che può essere attivato in caso di esposizione alla luce di un raggio laser rosso.
Nel 2002 il National Laser Center rimase così impressionato dai suoi studi, da garantirle un finanziamento di 2 milioni di per il suo gruppo di ricerca
Nel 2009 vince il Premio l'Oreàl-Unesco For Wome in Science 2009, ricevendo il riconoscimento da una giuria composta da due premi Nobel (uno per la chimica e uno per la medicina) e molti di pari rango della Comunità scientifica internazionale.
Un premio meritato, oltre che per la sua attività di ricercatrice, anche per il suo ruolo di insegnante e modello per una nuova generazione di donne africane.
Oltre a lavorare sulla terapia fotodinamica, infatti, Tebello Nyokong, è il modello per ogni donna africana: svolge attivamente il lavoro come formatrice in farmacia per permettere di ottenere, in particolare alle donne, le sofisticate competenze necessarie per mantenere il Sudafrica all'avanguardia dello sviluppo scientifico.
Per aiutare altre donne ad acquisire le competenze scientifiche necessarie si impegna, nelle regioni meridionali dell'Africa, alla richiesta di finanziamenti per le loro ricerche.
Unica donna nel suo reparto a Rhodes è anche madre di due figli adulti: Nyokong è a conoscenza della solitudine accademica delle colleghe scienziate, così come delle difficoltà di coniugare la carriera scientifica con le esigenze del crescere una famiglia.
Allo stesso tempo, è convinta dell'importanza che le delle donne ricercatrici stanno assumendo.
"Le Scienziate - dice - devono fungere da modello per le giovani donne. Possono dare un esempio nelle comunità familiari, perché allevare i figli può incoraggiare il pensiero scientifico precocemente nella loro vita".
Ispirandosi alle donne che in Africa lavorano duramente ogni giorno senza ottenere alcun riconoscimento, nonché dal coinvolgimento del Sud Africa a portare un cambiamento in Africa, Nyokong ha sempre rifiutato di essere limitata dagli ostacoli che la vita le ha posto davanti.
"Mi impegno duramente e non mollo facilmente anche quando le cose diventano più difficili.
Prendo i miei insuccessi nella mia vita come un incentivo a lavorare ancora più duramente".
I suoi studi potrebbero un giorno salvare milioni di persone.
La sua scoperta, una molecola che si attiva con la luce del laser, fa morire le cellule cancerose: e può essere impiegata per la terapia fotodinamica dei tumori cutanei. La differenza rispetto alle terapie già presenti è che permette di ottenere uno scarso assorbimento nei tessuti sottostanti, con il vantaggio di non danneggiare le cellule sane, come avviene ad esempio con la chemioterapia.
Al momento questa terapia è in fase di sperimentazione pre-clinica da parte del Council of Scientific and Industrial Research sudafricano.
Per informazioni sulla terapia fotodinamica (PDT) un clic qui.
Su "The Naked Scientists Naked Science Radio Show PODCAST" l'invervista a Tebello Nyokong del 6 marzo 2009
E infine qui la pagina web personale di Tebello Nyokong
Questo articolo partecipa al Carnevale della Chimica, edizione 23 gennaio 2011
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