SOCIAL NETWORK NELLA DIDATTICA - INTERVISTA A CATERINA POLICARO, DOCENTE E BLOGGER
COME SI POTREBBE MIGLIORARE L'APPROCCIO ALLA DIDATTICA?
Bella intervista!
Grazie per quello che fate
grazie per l'intervista :)
Assegnare i compiti su twitter? Siamo alla frutta
Quando facevo da correlatore di tesi ad Architettura 12 anni fa era proibito (dico proibito) agli studenti preparare la tesi con un programma di presentazione multimediale su CD o DVD.
Ora è tale presentazione di corredo è addirittura consigliata, visto che la comunicazione del progetto è soprattutto visiva e molte tesi vengono discusse interattivamente.
E' chiaro che ci sarà sempre qualcuno che storce il naso di fronte all'innovazione.
Ma ciò che ora è innovazione (solo in Italia però) tra pochi anni sarà considerata la norma.
Un esempio? Le università di Stanford e il MIT di Boston sono state le prime (ora lo fanno tutte) a trasmettere tutte le lezioni via video podcasting. In Italia ancora non lo fa nessuna.
Dunque... alla luce di ciò, chi è alla frutta... noi o loro? :-)
Oggi noi studenti comunichiamo quasi esclusivamente tramite i social e la messaggistica istantanea e più precisamente con Facebook e MSN.
Questa è la mia visione del mondo dei social tra noi studenti:
FB è un luogo di puro divertimento e guai a parlare di scuola ed affini, è una regola non scritta che però si cerca di rispettare.
Se ci sono compiti da “passare”, lavori di gruppo da fare o altro comunque inerente alla scuola, si preferisce MSN.
Parlare di scuola sul proprio profilo FB non è “in” e la chat viene utilizzata poco.
Proprio per come è strutturato FB, risulta pieno di distrazioni, lo usiamo quasi esclusivamente per condividere video ed altro e raramente si scrive qualcosa sulla propria bacheca; il tasto più usato è “mi piace”; il tutto si riduce a poche semplici azioni: condivisione link, incremento della lista degli amici, sottoscrizioni a fan page, giochi e il “mi piace”.
Purtroppo credo che la scuola sia arrivata troppo tardi a comprendere il grosso potenziale dei social che ormai sono diventati luogo solo ed esclusivamente di “superficialita”, per noi importante ma non certo istruttiva. Io ho un mio profilo e ci vado spessissimo ma se ho voglia di imparare qualcosa vado da altre parti.
Mi auguro di sbagliare e spero che il progetto di didattica attraverso FB della prof. Caterina vada a buon fine e mi smentisca.
Credo molto negli strumenti web e nel potenziale che hanno, ma solo alcuni li vedo adatti ad un uso didattico; primo tra tutti, per me, è il blog, strumento che permette di divulgare conoscenza ed insegnamenti, ma al contempo, di tenere sotto controllo le discussioni tramite la moderazione.
Permette di comunicare utilizzando tutti gli strumenti multimediali che noi ragazzi amiamo tanto e se il blogger è un buon insegnante, ha passione per la materia che insegna e soprattutto riesce a creare un rapporto di complicità con gli studenti che gli fanno visita, i rusultati non possono mancare.
Voi siete, insieme a molti altri vostri colleghi, la conferma che lo strumento è validissimo, sta solo a chi lo gestisce decidere quale è il pubblico a cui si vuole arrivare.
Complimenti per il lavoro che fate.
Un saluto
Marco
Buongiorno, l'intervista sarà pubblicata nei prossimi giorni su
http://lascuoladelsapere.blogspot.com
citando la fonte.
grazie
Anche io ho delle perplessità sull'uso di Facebook nella didattica. Innanzitutto perché, per una serie di ragioni, non credo di voler condividere con gli studenti la mia rete di amicizie privata (sì, potrei crearmi un altro account...). In secondo luogo per i motivi che ha indicato Marco. Per la scuola ho l'impressione che funzionino meglio blog, wiki, piattaforme di e-learning (tipo moodle), però in effetti ho sempre rifiutato l'amicizia degli studenti su facebook, e mi piacerebbe invece vedere esempi di come si può fare didattica su un social network così.
Per rispondere a FS, ogni social network ha alcune peculiarità che lo rendono interessante e utile.
Per esempio Facebook permette di creare gruppi chiusi di lavoro, perfino Second Life mi è stato utile per insegnare in passato (ottimo ad esempio per architetti e designer e per corsi di progettazione in 3D ad esempio) o per i corsi di lingue.
Personalmente io uso molto blogger, YouTube, SlideShare e Ning per la docenza ma sarebbe interessante sapere quali sono le piattaforme utilizzate da ognuno perché credo che ogni materia abbia peculiarità e necessità diverse
Annarita Ruberto ha pubblicato oggi un interessante articolo sull'argomento con la lista delle 100 migliori applicazioni web sull'argomento. Davvero un ottimo spunto per gli insegnanti.
http://scientificando.splinder.com/post/23541334/top-100-tools-for-learning-2010
Io uso wordpress, youtube, wikidot e moodle. A parte wikidot sono nella top100 ;-)
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